Caro Direttore,
nell’articolo pubblicato sulla pagina 5 di Latina Oggi di domenica 11.11.2012 si dà notizia, con tanto di foto, della circostanza che Equitalia avrebbe ultimamente notificato “migliaia” di cartelle esattoriali per conto di Acqualatina S.p.A., nei confronti di utenti morosi, nonostante che la Corte di Cassazione avesse stabilito la illegittimità della riscossione tramite Equitalia di tali crediti.
In tale contesto viene anche evidenziato come il Presidente del CDA di Acqualatina avesse dichiarato – a seguito di questa sentenza della Cassazione – che la Società avrebbe provveduto all’immediato ritiro presso Equitalia dei crediti alla stessa precedentemente affidati e che, sempre come conseguenza della stessa sentenza, le cartelle emesse nei confronti di Acqualatina per i crediti vantati dai Consorzi di bonifica fossero da considerarsi illegittime e quindi da non pagare.
Tale notizia, diffusa dal Comitato per l’acqua pubblica, mentre nel resto dei media locali è stata pubblicata con toni oggettivi ed equilibrati, dal quotidiano da Lei diretto è stata utilizzata come occasione per, di fatto, accusare di falsità le affermazioni rese a suo tempo dallo scrivente e per tacciare la Società stessa di politica di doppio binario, criticandola aspramente con aggettivi offensivi e del tutto ingiustificati, in quanto pur ritenendo illegittime le cartelle emesse a suo carico per conto dei Consorzi, continuerebbe ad emetterne di simili a carico degli utenti.
L’articolo, inoltre, ricorda che Acqualatina si sarebbe addirittura distinta per “abusi nei confronti di cittadini morosi” e che sarebbe anche in corso una “battaglia legale con Equitalia […] sulle spalle dei contribuenti”.
In realtà, la falsità attiene esclusivamente a tutto quanto affermato nell’articolo in parola!!!
Infatti, se la Sua giornalista si fosse adeguatamente documentata prima di pubblicare le amenità sopradescritte, ed accusare di falso il Presidente dell’ente gestore, avrebbe facilmente appurato:
– che AQL S.p.A., facendo seguito a quanto dichiarato dal proprio Presidente, già con nota del 25.7.2011, prot. n. 20110 -26895 inviata ad Equitalia servizi Roma, ebbe a richiedere, formalmente ed ufficialmente, il discarico totale delle cartelle di pagamento, proprio sulla scorta della pronuncia della Suprema Corte di Cassazione di cui in precedenza;
– che, di conseguenza, il Presidente della S.p.A. non “AVEVA DETTO” il falso;
– che nessuna guerra era, ed è, in corso con Equitalia;
– che, infine, se errate notifiche potevano essere state effettivamente eseguite, ciò doveva essere addebitato esclusivamente ad Equitalia alla quale, sola, andava, quindi, rivolta eventualmente una legittima critica.
Non sarebbe stato difficile, riteniamo, fare una telefonata, una mail, una semplice richiesta di informazioni o chiarimenti, prima di lanciare false accuse, dando un’informazione assolutamente scorretta e rischiando, poi, di essere sbugiardati con documentazione ufficiale ed incontestabile.
Tale ovvia considerazione, condivisibile, siamo sicuri, da ogni cittadino-utente-lettore in buona fede che pretende, essenzialmente, un servizio di qualità, ma anche una corretta e trasparente informazione, evidentemente non ha nemmeno sfiorato, e non solo in questa occasione, l’autore dell’articolo, oltretutto Vice Direttore Responsabile del Suo giornale.
La vicenda in parola non può, quindi, che ulteriormente dimostrare come il quotidiano da Lei diretto sia pregiudizialmente e dichiaratamente ostile ad Acqualatina S.p.A., non perdendo occasione di criticarne ogni operato, ogni decisione ed ogni attività, attenzione non data, invece, alle iniziative, all’impegno, agli sforzi, che il Gestore, in ogni caso, quotidianamente compie nella sua difficilissima e delicata funzione.
Le critiche, l’ho più volte affermato io stesso, non sono solo legittime, ma auspicabili, in quanto spingono a migliorarsi e a monitorare le inefficienze e le lacune di cui nessuno è privo; che, però, il Suo giornale si spinga fino a pubblicare il falso o, nel migliore dei casi, a deformare e mistificare la realtà, piegandola ad un, apparentemente immotivato ed ingiustificato interesse, è pratica assolutamente intollerabile, scorretta e che offende le intelligenze dei lettori ed il lavoro quotidiano di circa 340 dipendenti.
Con l’auspicio che questa mia breve nota venga integralmente pubblicata – possibilmente con lo stesso risalto dato all’articolo in questione – concludo domandandomi, e domandandoLe, se, questo vostro atteggiamento rappresenti una corretta forma di informazione ed un serio modo di fare giornalismo; interrogativo che lascio, soprattutto, all’intelligenza di tutti i cittadini-utenti-lettori e alla coscienza degli Interessati.
Avv. Giuseppe Addessi
Presidente Acqualatina S.p.A.