Acqualatina risponde al Comitato di Formia: siamo di fronte all’ennesima, sterile polemica.
Nell’articolo “Basta al distacco dei contatori”, vengono riportate falsità e inesattezze in merito alla procedura di riduzione del flusso idrico in caso di morosità, alle quali il Gestore ritiene doveroso rispondere.
Quanto asserito dal Comitato è del tutto falso. La riduzione/sospensione del flusso idrico per morosità non necessita di alcuna autorizzazione da parte del Tribunale, né della presenza di un ufficiale giudiziario, poiché le azioni di Acqualatina sono pienamente conformi agli articoli 1460 e 1565 del Codice Civile, nonché all’articolo17 del Regolamento del Servizio Idrico Integrato.
Ad ogni modo, occorre anche ricordare che Acqualatina non procede immediatamente con l’intervento di riduzione/sospensione, in caso di morosità. Prima di giungere a tale provvedimento, infatti, il Gestore mette in atto una serie di azioni cautelative, a favore di chi versa in condizioni di difficoltà, come sai dice nell’articolo, o ha semplicemente dimenticato di pagare la bolletta:
- per le utenze disagiate viene applicata una tariffaria agevolata sulla base della composizione del nucleo familiare e del reddito ISEE;
- per coloro che hanno difficoltà al pagamento in unica soluzione, esiste la possibilità di rateizzare gli importi dovuti;
- qualora, comunque, l’utente non pagasse, nonostante le possibilità di cui sopra, prima di sospendere il flusso, il gestore attua una serie di solleciti, telefonici ed epistolari;
- per gli utenti che volessero contestare una bolletta per i consumi o altro, è sempre possibile inoltrare reclamo via posta, mail, fax etc…;
- oltre al reclamo, è sempre possibile richiedere di discutere il caso in Camera di Conciliazione, strumento gratuito, primo in Italia nel Servizio idrico integrato.
È doveroso, poi, chiarire che quanto asserito dal Comitato in merito a un fantomatico “procedimento sanzionatorio” mosso dall’Authority nei confronti del Gestore è quanto mai fantasioso. Ciò che è accaduto, infatti, è che Acqualatina è stata selezionata nell’ispezione avviata dall’Autorità Energia Elettrica Gas e Sistema Idrico (AEEGSI) nell’ambito della sua attività di verifica ordinaria e attualmente si è nell’ambito della procedura di verifica. Nessuna sanzione è stata comminata e Acqualatina, dunque.
Ci troviamo di fronte, è chiaro, alla solita, sterile polemica che getta, a titolo totalmente gratuito, ombre sull’operato del Gestore e pone i Cittadini dinanzi a informazioni false, esponendoli ai rischi legati alla loro eventuale inadempienza contrattuale, che scaturirebbe dal mancato pagamento delle bollette.
Acqualatina risponde alle assurde polemiche avanzate dal Capogruppo Casconi, di Roccasecca.
Nell’articolo “Acqua, una vessazione”, vengono riportate falsità e inesattezze in merito alla gestione del Servizio Idrico Integrato nell’Ato4, alle quali il Gestore ritiene doveroso rispondere.
- Prima di tutto, occorre chiarire che l’affermazione secondo cui Acqualatina “opera in modo illegittimo” è quantomeno diffamatoria. Il Gestore, infatti, opera e ha sempre operato nel pieno rispetto delle normative vigenti. Ogni altra affermazione è da considerarsi pretestuosa e infamante.
- Non si capisce come si possa asserire, dunque, che l’Ato sia sciolta e il ruolo di Acqualatina decaduto. Secondo la normativa vigente, infatti, gli Enti Locali sono titolari delle funzioni, per il servizio idrico, ma si son impegnati reciprocamente a esercitarle attraverso un soggetto giuridico autonomo e terzo rispetto a essi, l’Autorità d’Ambito appunto, costituendosi in una delle forme di cooperazione individuate con disposizione regionale (Consorzio, Convenzione, etc.).
- Proseguendo, poi, si ricorda che l’inserimento del deposito cauzionale in bolletta, di cui si parla nell’articolo, è stato deliberato dall’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e Sistema Idrico (AEEGSI) a livello nazionale e, nell’Ato4, è previsto anche dalla “Tabella unica dei costi”, che ne stabilisce gli importi e che è parte integrante del Regolamento del Servizio Idrico Integrato. Nulla di anomalo, dunque. Peraltro, le novità introdotte dall’AEEGSI per il deposito hanno decisamente favorito gli utenti, sia perché viene stabilito che dal suo pagamento vengano esonerati coloro che usufruiscono del Fondo Sociale e coloro che hanno attivato il pagamento automatico tramite domiciliazione bancaria, sia, soprattutto, perché, con l’intervento dell’AEEGSI, l’ammontare del deposito va a diminuire notevolmente gli importi in vigore in ATO4. La diminuzione media è del 40%, con casi, per alcune tipologie d’utenza, in cui la diminuzione supera il 70% rispetto alla situazione pre intervento dell’AEEGSI. (In allegato la tabella comparativa dei valori pre e post delibera AEEGSI).
- L’affermazione secondo cui le telefonate ricevute da alcuni utenti siano “illegittime” denota, poi, una grave mancanza di informazioni da parte di Cascone. Le telefonate, infatti, non sono altro che uno dei solleciti di pagamento che il Gestore attua proprio al fine di tutelare gli utenti che abbiano solo dimenticato di pagare, o non abbiano ricevuto la bolletta, evitando impropri interventi di riscossione del credito.
- Sulla quota dei conguagli delle gestioni precedenti, proseguendo, che Cascone definisce “arbitraria e illegale”, va detto che il recupero non è stato definito da Acqualatina, bensì dall’AEEGSI, a livello nazionale. Peraltro, a differenza di quanto dichiara Cascone, vi è stato un importante intervento della Conferenza dei Sindaci, in merito. L’Autorità, infatti, ha dato facoltà di procedere al recupero dei conguagli anche in un solo anno, mentre la Conferenza ha stabilito di modularli in 8 anni, così da minimizzare il carico in bolletta. Il recupero per il 2014, infatti, sarà minimo: pari a, mediamente, 3,70 euro l’anno, ovvero 3 centesimi di euro al mese.
- La stessa ignoranza in materia si manifesta, poi, anche sulla questione “Consorzi di Bonifica”. Per l’ennesima volta, si ribadisce che Acqualatina non deve alcunché ai Consorzi, al momento, e che si è in attesa di un giudizio sul merito. Sussiste, infatti, un contenzioso relativo al metodo di calcolo degli oneri dovuti e, quindi, all’importo che ne deriva. . Con sentenza del Tribunale di Latina è stato peraltro revocato, nel giugno di quest’anno, un decreto ingiuntivo emesso nei confronti di Acqualatina, su istanza del Consorzio di Bonifica Agro Pontino. Tra l’altro, l’importo già corrisposto da Acqualatina S.p.A., pari a circa 7 milioni di euro, copre abbondantemente il debito maturato negli anni nei confronti dei Consorzi di Bonifica
- Anche asserire che la quota per la depurazione è stata “impropriamente fatturata” è una falsità al pari delle altre. Il rimborso del canone di depurazione per coloro che non usufruiscono del servizio, è stato previsto dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 335/2008; la conseguente normativa di attuazione ha stabilito i casi e le modalità di restituzione del canone depurazione. Acqualatina S.p.A., come sempre, ha dato prontamente seguito alla decisione e ha provveduto alle dovute restituzioni a favore dei soggetti cui spettava.
È chiaro, dunque, che, quanto dichiarato da Casconi è del tutto falso e fuori luogo.
Servizio Comunicazione Acqualatina S.p.A.
Correlati