In diversi articoli apparsi sulla stampa locale e sui siti Web, in questi giorni si riportano le dichiarazioni del Comitato Spontaneo di Formia in merito alla carenza idrica in atto e agli investimenti attuati da Acqualatina, mettendo in discussione l’impegno del Gestore nel miglioramento del servizio reso, negli anni. A tal proposito, si chiarisce quanto segue.
Partiamo dall’attuale carenza idrica.
Occorre chiarire che i disagi in corso sono dovuti a cause di origine naturale e non tecnica. La carenza idrica, infatti, è conseguenza di un anomalo abbassamento dei livelli di acqua nelle falde naturali causato all’eccezionale scarsità di piogge degli ultimi 24 mesi.
Premesso ciò, si fa presente che Acqualatina ha fronteggiato da subito l’emergenza, avviando un piano straordinario articolato in diverse azioni in grado di arginare quanto più possibile le problematiche.
Il piano ha visto un aumento delle squadre tecniche al lavoro in contemporanea, con un incremento del 10% nell’Area Nord e del 30% nell’Area Sud, interruzioni notturne del flusso idrico necessarie per garantire quanto più possibile il servizio nelle ore diurne e attività straordinarie come la ricerca notturna di perdite occulte attraverso tecnologie di ultima generazione e manovre di regolazione di pressione in rete.
La ricerca delle perdite occulte, attiva dall’11 luglio, sinora ha permesso il recupero di 1.000 metri cubi al giorno, mentre la regolazione di pressione in rete ha garantito un recupero di 800 metri cubi/giorno in sole due giornate di attività, il tutto a favore dei Comuni serviti dalla centrale di Mazzoccolo (tra cui Formia).
Queste azioni tecniche sono state accompagnate anche da costanti e puntuali azioni di informazione nei confronti degli utenti e delle istituzioni. Gli strumenti tradizionali come l’invio di email a radio, tv, blog e giornali e l’invio di PEC sono stati affiancati da strumenti ancora più capillari come l’invio di SMS e la pubblicazione di informazioni sul sito web e sulla pagina Facebook aziendali.
Detto ciò, proseguiamo con quanto fatto negli anni a favore del Sud Pontino.
Ad oggi sono stati investiti oltre 190milioni, su tutto l’Ato4, di cui circa 25,5milioni nel Sud Pontino. Un impegno che arriverà a 270milioni complessivi nel 2020 e 440milioni nel 2032.
Questi investimenti hanno permesso, sinora, di far fronte a una situazione gravemente problematica eredita dalle precedenti gestioni.
Una situazione che vedeva continue interruzioni del flusso idrico in tutto il Sud Pontino, compreso il centro abitato di Formia, a causa dell’inadeguatezza degli impianti e dei continui e ingenti sversamenti di acqua dai serbatoi, ma anche uno stato delle reti gravemente fatiscente e sversamenti di liquami a mare, come nel noto caso del cosiddetto “Fosso Cacone”, problema risolto già nel 2010 e stabilizzato definitivamente nei giorni scorsi con la posa in opera di una nuova condotta fognaria (e di una idrica) all’interno del ponte costruito nella darsena di Formia, grazie a un cofinanziamento Regione Lazio-Comune di Formia di oltre 400mila euro e a un investimento di oltre 600mila euro di Acqualatina.
Grazie agli investimenti attuati, è stata garantita la piena funzionalità degli impianti, una completa depurazione delle acque reflue e una stabilità del servizio, tanto nelle ore notturne, quanto in quelle diurne, a maggior richiesta di risorse. Tutto ciò è stato possibile solo grazie a progetti di mappatura delle reti, a complessi lavori di riparazione perdite e installazione di valvole regolatrici sulla rete, nonché a opere di ammodernamento come quelle realizzate sulle centrali di Capodacqua e Mazzoccolo, che hanno richiesto un investimento rispettivamente di oltre 1 milione di euro e oltre 500mila euro.
Se molto è stato già fatto, tuttavia, molto altro resta da fare. Per questo motivo, Acqualatina è al lavoro su nuovi progetti, già sottoposti all’attenzione dei Sindaci e che verranno ulteriormente approfonditi nell’incontro tecnico-istituzionale che si terrà il prossimo 7 settembre.
Progetti, questi, ad alto tasso tecnologico e ingegneristico come la ricerca di perdite fisiche che, tra l’altro, si avvale anche di tecnologie satellitari per l’individuazione di perdite occulte che non affiorano in superfice, nonché di lavori di ammodernamento di reti e impianti.
Al momento, sono già stati appaltati lavori per 2,9milioni di euro a favore dei Comuni di Castelforte, Gaeta, Spigno Saturnia e S.S. Cosma e Damiano e ulteriori 4milioni verranno appaltati il prossimo mese, a favore di Formia e Minturno. L’obiettivo è quello di recuperare, con tali lavori, solo per il Sud Pontino, oltre 7,5 milioni di metri cubi/anno.
Scusandosi per i disagi, dunque, Acqualatina conferma il proprio impegno a servizio del territorio.
Servizio Comunicazione Acqualatina S.p.A.