In riferimento a quanto diffuso in data odierna sulla stampa locale ed inerente l’udienza tenutasi il giorno 13 c.m. presso la sezione di Gaeta del Tribunale di Latina, si precisa quanto di seguito.
I querelanti, in qualità di parte civile, erano regolarmente rappresentati dai legali incaricati; Besson e Morandi non erano, del resto, stati citati dal giudice e quindi non erano tenuti obbligatoriamente alla presenza; il giudice, viceversa, ha ritenuto sufficiente la precedente citazione, relativa ad altra seduta rinviata, escludendo che le persone offese avessero diritto ad un nuovo avviso.
Si tratta, evidentemente, di un mero equivoco e, del resto, sarebbe paradossale immaginare una mancanza di interesse da parte di coloro che hanno, come parte offesa, dato avvio al procedimento.
Preoccupa constatare come, ancora una volta un provvedimento ordinario del tribunale, tra l’altro frutto, appunto, di un equivoco, venga strumentalizzato a fini speculativi.
Si evidenzia, inoltre, come, nelle parole diffuse ancora oggi dal Comitato, è evidente un fine diffamatorio; gli interessati, riferisce Raimondo Luigi Besson, stanno valutando una nuova azione giudiziaria.
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