Bocciata in ogni assise comunale in cui è stata presentata, la mozione “Villa” (dal nome della consigliera comunale di Formia, Paola Villa, che l’ha proposta per prima) prevedeva che i sindaci chiedessero delucidazioni su modalità e tempi con cui Italgas ha acquistato il 49% delle quote private di Acqualatina Spa, appartenute alla società Idrolatina, a sua volta di proprietà della multinazionale francese Veolia Spa.
Ora, in un unico punto all’ordine del giorno, la conferenza dei sindaci dell’Ato 4, che in teoria rappresenterebbero il 51% delle quote di Acqualatina, dovrà semplicemente prendere atto di questa cessione.
Il punto richiamato nell’odg è molto semplice: “Cessione del ramo di azienda idrico Siram S.p.A. (ramo idrico italiano del gruppo Veolia) richiesta di gradimento ex art. 31 della Convenzione per la gestione del servizio idrico integrato. Presa d’atto”.
In sostanza, i sindaci, almeno da ciò che si può dedurre dallo stringato ordine del giorno, prenderanno atto del passaggio di quote dal privato (Veolia) a Italgas che diventerà così, o meglio è già diventato a tutti gli effetti, il nuovo socio privato di Acqualatina Spa.
In realtà, Italgas era stata chiara sin dal 9 giugno scorso in un comunicato che non lasciava spazio a interpretazioni.
Italgas e Veolia – recitava il comunicato – hanno firmato oggi il contratto di compravendita delle partecipazioni detenute dal Gruppo Veolia in alcune società attive nel servizio idrico nelle regioni Lazio, Campania e Sicilia, a seguito delle trattative annunciate nei mesi scorsi. Il perfezionamento dell’operazione è subordinato all’avveramento di talune condizioni, tra le quali il coinvolgimento o il gradimento degli Enti che hanno assegnato la concessione del servizio idrico.
L’operazione – continuava il comunicato – si inquadra nella più ampia strategia tracciata da Italgas che prevede il potenziamento della presenza del Gruppo nel settore idrico. “Abbiamo compiuto un passo importante per diventare un player di riferimento anche nel settore idrico – commentava l’Amministratore Delegato di Italgas, Paolo Gallo – Un obiettivo strategico a cui puntiamo con convinzione, nella consapevolezza di poter creare valore per il Paese mutuando le competenze e le tecnologie all’avanguardia sviluppate nel settore del gas. La trasformazione digitale delle reti e l’efficienza energetica in chiave sostenibile sono, infatti, driver in grado di ridurre in maniera significativa le perdite idriche, rendere più efficiente il servizio e restituire ricchezza alle comunità e ai territori”.
“Veolia rimarrà attiva nel mercato idrico attraverso servizi tecnologici e soluzioni avanzate – aveva commentato Emanuela Trentin, CEO Siram (Gruppo Veolia) – contribuendo altresì alla sicurezza energetica e alla decarbonizzazione per soddisfare la significativa domanda del Paese di efficientamento energetico e di accelerazione di produzione di energia locale e decarbonizzata”.
In particolare, l’operazione ha previsto l’acquisizione da parte di Italgas del 100% del capitale sociale di Acqua S.r.l. che a sua volta detiene direttamente il 98,7% del capitale sociale di Idrosicilia S.p.A. e, indirettamente, il 75% del capitale sociale di Siciliacque S.p.A.; del 100% di Idrolatina S.r.l. che a sua volta detiene il 49% circa di Acqualatina S.p.A.; del 47,9% di Acqua Campania S.p.A.
Nella nota si evidenziava che Acqualatina è il gestore del Servizio Idrico Integrato nell’ATO 4-Lazio Meridionale che include 38 Comuni per un bacino d’utenza di 550.000 abitanti. Nel 2021 ha registrato ricavi per 138 milioni di euro.
Dunque, Italgas ha acquistato Siram Spa che detiene il 100% di Idrolatina. Così si è concretizzato un passaggio, all’insaputa della maggior parte dei sindaci, e soprattutto dei cittadini. Le mozioni “Villa” presentate nei consigli comunali di Latina, Terracina e Formia e respinte dalle maggioranze di centrodestra sarebbero state inutili dal punto di vista amministrativo, ma sicuramente avrebbero evidenziato, nel caso fossero passate, il paradosso e la debolezza di chi dovrebbe rappresentare il 51% di Acqualatina Spa: nessuno sapeva di una compravendita di quote già andato in porto settimane prima. E allora: che cosa ci stanno a fare nell’Ato4 i rappresentati eletti dal popolo? In quale altra azienda del mondo, il socio di maggioranza non sa che quello di minoranza sta passando di mano?
La conferenza dei sindaci indetta in prima convocazione alle ore 08:40 ed in seconda convocazione alle ore 09:45, giovedì 7 settembre, presso la sala Consiglio della Provincia di Latina, non sarà altro, a meno di altri e improbabili colpi di scena, che una ratifica di qualcosa di già concluso.