L’eurodeputato della Lega Gruppo ID, Matteo Adinolfi, interviene in merito agli esiti dell’indagine sulla qualità della vita promossa da Italia Oggi/Ital Communications: la provincia di Latina è all’81° posto della classifica con diverse maglie nere nei settori più delicati: tra questi il lavoro, l’ambiente, la sicurezza sociale, i reati, la salute e il reddito; e scende di ben cinque posizioni rispetto al 2022, attestandosi ultima tra le cinque province laziali.
“Sono dati allarmanti che descrivono una situazione sempre più insostenibile sotto diversi punti di vista e che devono necessariamente richiamare l’attenzione di tutte le istituzioni, per una riqualificazione seria dell’intero territorio provinciale. Basta con buoni propositi e promesse per il futuro, è tempo di agire con determinazione e responsabilità. Non abbiamo più scuse, in particolar modo oggi che il centrodestra occupa tutti i livelli della filiera istituzionale – commenta Adinolfi – La provincia di Latina ha tutte le carte per poter ambire a ben altre posizioni ma occorre creare sinergie e potenziare i territori, dotandoli di infrastrutture e servizi diversificati. Governo e Regione in primis hanno l’onere di attivarsi, a partire dalla tutela del tessuto imprenditoriale. È il momento giusto per sciogliere il nodo intorno alla Zona Logistica Semplificata, che deve essere istituita in tutto il Basso Lazio già a partire dai primi mesi del nuovo anno, andando di pari passo con la Zes, le cui agevolazioni fiscali e burocratiche entreranno in vigore ad inizio 2024 in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Esiste già una richiesta di istituzione della Zls da parte della Regione ma sembrerebbe essere ferma con le quattro frecce sui tavoli dell’amministrazione centrale: basterebbe aggiornarla e dare seguito all’attivazione dell’iter necessario. Unitamente alla Zls (i cui incentivi sono inferiori a quelli garantiti dalla Zes, ndr) torno a ribadire la necessità di stanziare in finanziaria risorse per le imprese della provincia di Latina, così da arginare quel gap di concorrenza e opportunità di sviluppo che si andrebbe a creare proprio con l’istituzione della Zona Economica Speciale, con tutto ciò che ne consegue sul piano dell’occupazione, del reddito pro-capite, della stabilità socio-economica di aziende e famiglie, della natalità e della prevenzione della microcriminalità. Queste misure integrative e compensative sono probabilmente l’unico strumento che abbiamo per arginare la retrocessione e per dare un impulso alla rinascita del territorio del Basso Lazio, il quale, va evidenziato, è molto più affine alle realtà del sud. Lo dimostrano i dati dell’indagine di Italia Oggi, che evidenziano una netta distinzione tra Roma, alla 33° posizione, Frosinone e Latina, rispettivamente al 75° e all’81° posto della classifica.
A corredo di ciò – continua l’Eurodeputato – occorre accelerare sul fronte infrastrutture: bene la bretella Cisterna-Valmontone, per la quale sono iniziati gli espropri, ma è necessario accorciare nei limiti del possibile i tempi dell’autostrada Roma-Latina estendendola fino a Fondi, così da far uscire dall’isolamento il più importante mercato ortofrutticolo d’Europa, e realizzare la Pedemontana di Formia. Senza tralasciare la realizzazione di un collegamento rapido tra Latina e Frosinone, unendo in maniera massiccia due poli produttivi di estrema importanza per diversi settori. Anche in ambito sanità e salute pubblica occorre dare un colpo di reni, accelerando la prevista costruzione dei nuovi nosocomi di Latina e Formia. Bene gli investimenti realizzati dalla Regione per il miglioramento delle strutture esistenti e per l’innovazione tecnologica di alcuni reparti, ma resta la criticità per niente trascurabile dei pronto soccorso e ancor di più dei posti letto, in particolar modo per cardiologia e cardio-chirurgia: la provincia di Latina è scesa dalla 38° alla 100° posizione.
Amministratori e politici locali devono prendere coraggio e affrontare la realtà, portando all’attenzione degli enti sovraordinati le istanze dei territori, finora vittima di politiche romanocentriche e di un governo regionale di centrosinistra che ha finito per affossare una situazione già di per sé molto critica. A tal riguardo – conclude Adinolfi – esorto la realizzazione degli Stati Generali della provincia di Latina, così come avvenuto nei giorni scorsi a Frosinone, dove si sono riunite tutte le forze politiche, sindacali e imprenditoriali della Ciociaria, alla presenza del presidente della Regione Lazio Francesco Rocca. Un ruolo importante in questo dovrà averlo la città di Latina, che come capoluogo di provincia avrà avuto un peso non indifferente in questa classifica così mortificante. Non sorprende, infatti, lo studio condotto dal Sole 24 Ore, secondo il quale Latina è al quarto posto della classifica nazionale per quanto riguarda il riciclaggio di denaro. Un altro pessimo primato che deve far riflettere sulla posizione della città, schiacciata tra la malavita romana e quella campana, e che richiede l’attivazione di una serie di iniziative concrete sul fronte della legalità, anche a tutela delle aziende del territorio, che rischiano di finire nelle mani sbagliate”.
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