«In queste ore sono stato contattato dal presidente nazionale dell’Ance, dott. Gabriele Buia, che mi ha chiesto di intervenire in sede Europea a tutela di un settore strategico per l’economia italiana come l’edilizia e le costruzioni.
Un settore che in tutto il Paese rappresenta il 22% del Pil e dove l’impatto della crisi rischia di essere devastante per migliaia di imprese che devono fare fronte contemporaneamente ad un incremento dei costi per la tutela della sicurezza dei lavoratori, ad un aumento delle spese dirette e indirette determinato dall’emergenza sanitaria e a cali della produzione dovuti alla necessità di rivedere profondamente l’organizzazione e la logistica dei cantieri, pubblici e privati, per adeguarli ai Protocolli di sicurezza. Per non parlare poi del rischi i datori di lavoro dal momento che le nuove disposizioni prevedono che se un dipendente dovesse contrarre il Coronavirus nei cantieri o in azienda non si tratterebbe di malattia ma di infortunio sul posto di lavoro.
E’ dunque necessario sostenere nel modo più adeguato le imprese del settore per evitare un tracollo pericoloso per la nostra economia nazionale. Un sostegno con risorse a fondo perduto come finalmente sembra si stia orientando a fare il Governo nel Decreto Rilancio dopo le sollecitazioni della Lega, l’accesso agevolato al credito che superi il limite dei 25mila euro e del 25% del fatturato con garanzia totale dello Stato per i piccoli appaltatori, oltreché lo snellimento delle pratiche per le somme più consistenti di cui hanno bisogno le aziende che operano nel settore dell’edilizia.
E’ necessario poi stracciare, come chiede la Lega con il nostro segretario Matteo Salvini, il codice degli appalti aumentando anche la soglia per gli affidamenti diretti, e dare così avvio immediato senza lungaggini burocratiche a tutta una serie di lavori di mesa in sicurezza del territorio (scuole, pubblici edifici, infrastrutture viarie) e al tempo stesso tramite investimenti pubblici realizzare quelle opere che possano agire da leva per la ripresa economica. Da sempre infatti l’edilizia rappresenta un settore trainante per tutta l’economia nazionale e sostenere gli investimenti nelle costruzioni permetterebbe di spingere la ripresa dell’economia, facendo leva su una filiera che rappresenta complessivamente il oltre il 20% del PIL nazionale.
Tali investimenti, insieme allo sblocco dei pagamenti della pubblica amministrazione, permetterebbero di salvare quasi mezzo milione di posti di lavoro oggi a rischio e consentirebbero, soprattutto, di poter continuare a garantire una buona qualità della vita ai cittadini italiani, manutenendo adeguatamente case, scuole, territorio e ospedali. Perseguendo, allo stesso tempo, gli ambiziosi obiettivi della tutela e del rispetto dell’ambiente con nuovi edifici ad emissioni zero».
Così l’Eurodeputato pontino della Lega, Matteo Adinolfi che non perde l’occasione per sottolineare la necessità in questa fase di crisi dopo il lockdown di rilanciare il settore delle opere pubbliche e dell’edilizia anche attraverso opere strategiche per il territorio locale.
«Mi auguro poi- conclude Adinolfi – che il Governo confermi nei suoi atti le ipotesi che sono circolate in questi giorni su tanti media nazionali e locali: ossia la nomina di un Commissario per la realizzazione della Roma-Latina e della Bretella Cisterna-Valmontone. Da tempo la Lega con tutti i suoi esponenti locali reclama la realizzazione di queste due importanti infrastrutture per il territorio pontino e per l’area a sud della Capitale. La scelta di un commissario sul modello Genova, poi sarebbe il modo migliore per bypassare tutte le problematiche legate al codice degli appalti e alle procedure burocratiche che fin qui hanno bloccato un investimento complessivo di oltre 2,6 miliardi di euro sul nostro territorio.
Auspico infine che nel decreto figurino tutte le opere di compensazione previste dal progetto licenziato dal Cipe e concertato all’epoca con il comune di Latina e gli altri comuni della provincia pontina e del sud di quella romana».
Lo dichiara in una nota l’Eurodeputato della Lega, Matteo Adinolfi