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Adinolfi, Lega: «Riparte la stagione balneare, necessario riportare turisti in Italia e in provincia di Latina”

scritto da Redazione
Adinolfi, Lega: «Riparte la stagione balneare, necessario riportare turisti in Italia e in provincia di Latina”
Questa domenica 31 maggio ha avuto inizio alla stagione lavorativa per gli operatori del litorale della provincia di Latina e di tutta Italia. Finalmente possiamo tornare a respirare aria di normalità, dal momento che dal 3 giugno si potrà anche tornare a circolare liberamente in tutto il Paese e che presto, ci auguriamo possano tornare anche i turisti dall’estero.
Proprio sul turismo e sulle attività che operano in questo settore bisogna avere una particolare attenzione perché contribuiscono al 13% del nostro Prodotto Interno Lordo e viste le previsioni fosche del Governatore di Bankitalia, Ignazio Visco – che immagina un calo del Pil tra il 9 e il 13% – è necessario che si faccia tutto il possibile per non deprimere ulteriormente questo comparto strategico per l’economia della nostra provincia e di tutto il Paese.
Dunque la giornata di oggi è altamente simbolica e riveste una grande importanza, personalmente voglio rivolgere un augurio di buon lavoro a tutti gli stabilimenti balneari in questa prima domenica di riapertura: tra distanziamento sociale, obbligo di fornire prodotti igienizzanti per i bagnanti e sanificazione dei lettini la strada sembra in salita ma sono certo che le strutture turistiche sapranno adeguarsi al meglio e ripartire nonostante le difficoltà.

Proprio per tutelare il settore turistico italiano presenterò in questi giorni a Bruxelles un’interrogazione alla Commissione Europea per valutare se gli accordi bilaterali tra Stati membri di cui si parla in questi giorni violino il principio di non discriminazione e possano dunque svantaggiare i Paesi più colpiti dal Covid-19, in primis l’Italia.

Inoltre, come già fatto nelle scorse settimane invito, in merito alla direttiva Bolkestein, quei Comuni che non avessero già provveduto a dar seguito, come già fatto da alcuni enti locali, a quanto previsto dalla riforma portata avanti dal Ministro Centinaio nel 2018 (legge di bilancio 2018 che ha esteso di 15 anni la durata di alcune concessioni,  previa verifica dell’utilizzo proficuo e corretto del bene demaniale). E’ un passaggio necessario per garantire anche ai gestori delle strutture balneari l’accesso al prestiti del decreto liquidità perché nessuna banca, nonostante le garanzie dello Stato, erogherebbe mai un prestito ad un’azienda il cui orizzonte temporale si fermi al 31/12/2020.

 
Lo dichiara in una nota l’Eurodeputato della Lega, Matteo Adinolfi

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