Ho sempre sostenuto che a questo territorio, come a tutto il nostro Paese, per tornare a crescere serva un piano Marshall per lavoro e infrastrutture e per questo motivo non si può assolutamente perdere quanto fatto finora per realizzare un opera infrastrutturale come la Roma-Latina, strategica per il territorio e per le nostre comunità.
Apprezzo dunque anche gli interventi di chi, come l’ex Senatore e segretario provinciale del Pd Moscardelli, oggi si mostra convinto sostenitore di un opera che quando sedeva in consiglio comunale a Latina ha ferocemente avversato. Evidentemente Moscardelli ha riconsiderato le sue posizioni e a distanza di anni ha apprezzato il lavoro svolto sotto l’amministrazione Zaccheo quando anche il sottoscritto come consigliere comunale partecipava all’assise di Piazza del Popolo dove, con grande impegno e grande attenzione ai cittadini, ai comuni e ai territori, venne svolto un prezioso lavoro di mediazione, mentre vi era chi fuori dall’aula fomentava la piazza. Un lavoro che portò all’inserimento nel progetto di opere di compensazione per svariate decine di milioni di euro, non solo per la città di Latina ma per tutte le città limitrofe attraversate dalla Roma-Latina, oltre a condizioni per gli espropri, identiche a quelle per il passante di Mestre, che non avrebbero affatto penalizzato i proprietari dei terreni interessati e gli imprenditori agricoli.
Oggi tutto ciò va difeso perché è essenziale che la nostra comunità e il territorio limitrofo vedano finalmente realizzata un’opera fondamentale per l’economia e lo sviluppo della provincia di Latina, del Lazio e dell’intero Paese. Purtroppo, negli otto anni di governo della Regione Lazio targati Zingaretti e Pd si è perso solo tempo e se oggi la Roma – Latina è ancora possibile lo si deve solo ed esclusivamente alla Lega come ha ben spiegato il coordinatore regionale del Lazio e vice capogruppo alla Camera, Francesco Zicchieri, quando ha ricordato anche a Moscardelli che dovrebbe ringraziare e sostenere l’azione della Lega e di Claudio Durigon.
E’ proprio grazie a Durigon, infatti, se dal precedente Governo è stato confermato il finanziamento di 468 milioni di euro del Cipe, fondi vincolati al progetto di finanza attuale che verrebbero meno qualora passasse invece la linea di Zingaretti-Lombardi per accontentare chi vuole a tutti i costi far saltare un’opera che non possiamo permetterci di perdere».
Lo dichiara in una nota l’Europarlamentare della Lega, Matteo Adinolfi, eletto nel collegio Italia Centrale: Lazio, Umbria, Toscana e Marche.