“A sessant’anni, dopo l’esperienza politica da eurodeputato, ero pronto a chiudere il cerchio e tornare alla mia professione di commercialista e insegnante. Poi la chiamata alle armi di Matteo Salvini e Claudio Durigon mi ha fatto cambiare idea. A loro non potevo dire di no, nel rispetto di quanto abbiamo creato nel corso del tempo portando il partito ad affermarsi a macchia d’olio e a eleggere rappresentanti in tutti i livelli della filiera istituzionale. Un percorso in salita che abbiamo affrontato sempre con grinta e determinazione e che, ad oggi, possiamo dire che ha portato i suoi frutti. Al partito, a tutti i suoi dirigenti e militanti, va il mio più sentito ringraziamento per aver voluto in primis rinnovarmi la fiducia e per essere oggi al mio fianco, sostenendo con forza la mia ricandidatura al Parlamento Europeo”.
Esordisce così Adinolfi in conferenza stampa. E continua:
“L’obiettivo è importante e ambizioso: confermare le 32mila preferenze ottenute nel 2019 in tutto il collegio elettorale, consolidando il lavoro svolto in questi cinque anni di mandato. Con la struttura creata finora le possibilità di riuscita ci sono. Ma c’è bisogno dell’impegno di tutti, nessuno escluso. La missione è arrivare a giugno a spostare il baricentro del governo europeo a destra, scrollandoci di dosso questa sinistra che continua a sposare provvedimenti scellerati che danneggiano imprese, cittadini ed eccellenze italiane. Ancora oggi spesso si guarda all’Europa come a qualcosa di astratto, eppure negli anni abbiamo visto come le decisioni prese a Bruxelles e Strasburgo non solo sono tangibili, ma incidono enormemente sulla vita di tutti noi. L’Europa e le politiche europee non sono solamente il Mes, il patto di stabilità o l’immigrazione internazionale, l’Europa è molto altro e ogni giorno decide sulle sorti del nostro Paese: basta pensare a temi come le case green, l’abolizione del gas dagli attuali condizionatori, le auto elettriche, lo stop della produzione di motori diesel/benzina, il nutri-score e le etichette per il vino, la farina di grillo, la carne sintetica e il regolamento per il riuso degli imballaggi. Dobbiamo restare in Europa e continuare a difendere a spada tratta il made in Italy con le sue eccellenze nei diversi settori, lo sviluppo delle nostre aziende e industrie e, non in ultimo, il portafogli degli italiani. Un’altra Europa è possibile e possiamo costruirla insieme non tradendo l’appuntamento con la Lega previsto per il prossimo 9 giugno”.
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