sabato 23 Novembre 2024,

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Adinolfi (Lega):”In Europa per lavorare mentre altri pensano alle poltrone”

scritto da Redazione
Adinolfi (Lega):”In Europa per lavorare mentre altri pensano alle poltrone”

«La Lega può incidere in Europa perché è forte del consenso degli  italiani che il 26 maggio alle elezioni per il rinnovo  dell’Europarlamento le hanno consegnato oltre il 34% dei consensi e che  oggi nei sondaggi la portano a sfiorare il 40% dei voti». Così l’eurodeputato della Lega, Matteo Adinolfi, commenta gli ultimi  scenari dell’Europarlamento che vedono saldarsi un asse tra Pd e M5S,  così come avviene anche nel Lazio, in Italia, per sostenere il  traballante segretario Dem Nicola Zingaretti «L’elezione della Presidente Von der Leyen ha mostrato tutta la  fragilità di una maggioranza che è tale per soli nove voti di scarto. Un  margine così esiguo che lascia spazio a chi come noi della Lega lavorerà nel parlamento e nelle commissioni per l’interesse del nostro Paese e  per il benessere dei popoli europei. L’Italia rappresenta la terza  economia dell’Eurozona e fa parte del G7, per questo non può essere  messa all’angolo da chi cerca solo poltrone per il proprio tornaconto  personale.
L’asse Pd-M5S, due forze sconfitte in Italia e che oggi provano ad  ingraziarsi Merkel e Macron compiacendoli con il loro sostegno altro non  è che il prosieguo di una politica scellerata che è stata bocciata dagli elettori. Sarebbe interessante capire con quale spirito chi a parole  dice di voler fare gli interessi dell’Italia in Europa si schiera con  partito che ha aperto la sua campagna elettorale alla presenza del  Commissario Europeo Pierre Moscovici, colui che fino a ieri spingeva più  di tutti per l’apertura della procedura d’infrazione contro l’Italia. Questa è la politica del Pd e dei suoi esponenti, lavorare in Europa  fianco a fianco con chi cerca di penalizzare ogni giorno di più il  nostro paese e il suo popolo, sia per quanto riguarda le politiche  dell’immigrazione, sia per quanto riguarda le ricette economiche. Voglio  sperare che non sia anche quella dei Cinque Stelle, ma ogni giorno ho  qualche dubbio in più. Non a caso proprio oggi Salvini ha spiegato che  qui si è già formato un asse Pd-M5S, mentre in Italia, come raccontano i  nostri parlamentari del Lazio, i Cinque Stelle sostengono Zingaretti che  altrimenti non avrebbe i numeri per governare la regione»

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