martedì 26 Novembre 2024,

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Adinolfi (Lega):”La Bolkestein non è automatica”

scritto da Redazione
Adinolfi (Lega):”La Bolkestein non è automatica”



“Accolgo con enorme soddisfazione l’esito di una sentenza pubblicata nei giorni scorsi (n.268/2021) dal Tar di Lecce, presieduto dal giudice Antonio Pasca, nella quale viene stabilito come la direttiva Bolkestein non sia autoesecutiva e non può trovare diretta applicazione nello Stato italiano. l giudici amministrativi hanno sottolineato che un’amministrazione comunale non può disapplicare la legge italiana attualmente in vigore sulle concessioni demaniali marittime (ovvero la 145/2018 che prolunga la validità dei titoli fino al 2033), nemmeno se questa è ritenuta in contrasto con il diritto europeo che impedirebbe i rinnovi automatici delle concessioni. La direttiva europea Bolkestein, ricorda infatti il Tar di Lecce, non è autoapplicativa: pertanto, finché non ci sarà una normativa nazionale che ne disciplinerà il recepimento, un singolo Comune non può arrogarsi il diritto di disapplicare una legge italiana e di applicare i principi comunitari.  Pertanto, in assenza di altre norme, deve prevalere la legge nazionale ad oggi valida e in vigore, che dispone l’estensione al 2033 delle concessioni demaniali marittime Ricordo inoltre che quasi contemporaneamente il Consiglio di Stato ha recentemente pronunciato un’altra importante ordinanza, la 643 del 12 febbraio 2021. Con tale pronuncia la Sezione V ha confermato in sede cautelare la sentenza del Tar Lecce che aveva affermato il principio per cui “la norma nazionale, ancorché in conflitto con quella euro-unionale, risulti pertanto vincolante per la pubblica amministrazione”, finendo con il sancire l’estensione della durata delle concessioni balneari fino al 2033. Sullo sfondo dell’argomento del regime concessorio dei beni demaniali e del patrimonio indisponibile si snoda l’annosa vicenda della scadenza delle concessioni demaniali marittime e la conseguente applicazione a esse della direttiva dell’Unione europea 2006/123/CE, relativa ai servizi del mercato interno (nota come “direttiva Bolkestein”) e del decreto legislativo di attuazione n. 59 del 26 marzo 2010 che, come è noto, prescrivono l’espletamento di gare a evidenza pubblica per l’attribuzione delle stesse. Vicenda intricata e tutt’altro che definita, evolutasi negli ultimi anni a colpi di proroghe legislative (l’ultima al 31 dicembre 2020) e di ricerca di soluzioni per il superamento dei vincoli comunitari, come quella, limitandoci alla Regione Toscana, dei piani di investimento di cui alla legge regionale n.31 e successiva deliberazione della giunta regionale n. 544/2016, nelle parti sopravvissute alla declaratoria di illegittimità da parte della Corte costituzionale. Anche le disposizioni inserite nella legge n. 145 del 30 dicembre 2018 (“legge di bilancio 2019”), che sembravano avere definito in maniera stabile la questione, sono oggi rimesse in discussione dalla giurisprudenza amministrativa, in via prevalente orientata alla declaratoria di illegittimità dei provvedimenti rilasciati dai Comuni per l’estensione al 2033 delle concessioni marittime ivi disposta e, da ultimo, dalla nota della Commissione europea di apertura della procedura di infrazione a carico dello Stato italiano per l’inosservanza della citata direttiva Bolkestein.  Peraltro, proprio il tribunale amministrativo di Lecce ha inaugurato una giurisprudenza su questa materia, tanto da rappresentare un vero e proprio spartiacque nel diritto legato al mondo balneare. Stiamo parlando di controversie che coinvolgono migliaia di famiglie e aziende italiane. Grazie a queste sentenze abbiamo raggiunto un’ulteriore certezza per l’intera categoria. Il legislatore italiano con ben 3 provvedimenti legislativi, peraltro provenienti da schieramenti politici diversi, ha sostenuto e confermato la proroga dei titoli concessori sino al 31 dicembre 2033: è ora che tutti i Comuni italiani ne prendano atto e non ostacolino più la giusta applicazione della legge nazionale”.  Lo dichiara in una nota l’on.Matteo Adinolfi, europarlamentare della Lega 

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