“Continuare a parlare di guerra in Europa, tra l’altro in un momento storico precario, non è un atto di responsabilità. Il Parlamento Europeo, i suoi funzionari e ogni Capo di Stato devono lavorare per assicurare la pace e il dialogo, facendo affidamento sulla diplomazia e sulla cooperazione internazionale. Si smetta di creare continui allarmismi e prospettare scenari da terza guerra mondiale: questi atteggiamenti rappresentano un pericolo per il nostro Paese e per l’intero continente europeo, un pericolo dal quale dobbiamo stare alla larga con azioni concrete e distensive. Si intensifichino gli sforzi sul fronte diplomatico e si cerchino soluzioni pacifiche che possano assicurare all’Europa il mantenimento dello status quo, obiettivo primario per il quale è stata creata. Faccio mie le parole pronunciate dal vice premier Matteo Salvini in occasione della convention del Gruppo ID a Roma di qualche settimana fa: ‘Non voglio lasciare ai miei figli un continente pronto a entrare nella terza guerra mondiale’. Da genitore e da rappresentante dell’istituzione parlamentare europea voglio un’Europa libera, in grado di garantire pace e cooperazione tra Stati, mettendo in pratica ogni attività possibile per assicurare serenità ai suoi Paesi membri. Come Lega e Gruppo ID ribadisco la necessità assoluta di un dibattito attento, scevro da ideologismo e posizioni personali”.
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