sabato 18 Gennaio 2025,

Provincia di Latina

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Aggiornamenti sulle zone terremotate (2)

scritto da Redazione
Aggiornamenti sulle zone terremotate (2)

TERREMOTO, SGARBI: “CI SONO 3500 PEZZI D’ARTE SU CUI INTERVENIRE. SERVE UNA AUTHORITY DEL RESTAURO. DISTINGUERE TRA BENI ARTISTICI E VITE UMANE NON HA SIGNIFICATO. INTROITI MUSEI AI TERREMOTATI? PURA DEMAGOGIA”, DICE A RADIO CUSANO CAMPUS 

Vittorio Sgarbi è intervenuto questa mattina su Radio Cusano Campus, l’emittente dell’Università degli Studi Niccolò Cusano, nel corso corso del format ECG, con Roberto Arduini e Andrea Di Ciancio.

Sul terremoto che ha colpito il centro Italia: “Distinguere tra beni artistici e vite umane è una questione che non ha significato. Un monumento che cade può cadere per sempre e morire, e portare con sé memoria di tantissime persone. Oppure può essere gravemente ferito, e quindi è come una persona che è stata trovata sotto le macerie e portata all’ospedale, quindi bisogna cercare di intervenire per portarla alla sanità. Distinguere le cose è una questione retorica: è evidente che le persone sono più importanti delle pietre, ma le pietre sono una parte della loro anima, una parte della loro vita, quindi la questione annosa, meglio la vita della vita o la cappella sistina, si pone in queste occasioni ma non ha una soluzione. Soltanto un folle potrebbe costringere tra i due a scegliere. In questo caso c’è poco da scegliere, sono travolti entrambi, con la differenza che i morti sono morti per sempre, i feriti dovranno essere guariti mentre case ed edifici potranno essere abbandonati per l’eternità oppure rimessi in piedi come prima, ricostruendo le città che sono state colpite, evitando che si cancelli tutto con le ruspe per costruire dei villaggetti dove trasferire le persone. La questione del conflitto tra la vita delle persone e i monumenti è inconsistente, sono due problematiche che devono essere affrontate. Nel momento in cui ci sono i morti sotto le rovine è inutile parlare dei monumenti, ma tra qualche giorno inizierà ad essere affrontato anche questo discorso”.

La situazione al momento secondo Vittorio Sgarbi: “Ci sono, inventariati da una mia amica sovrintendente, cento chiese e tremilacinquecento pezzi d’arte di diversa importanza, tutti da recuperare e rimettere in ordine. Poi oltre alla questione delle opere mobili c’è quella delle opere di costruzione architettonica, che chiede di rifare un Paese ex novo. Trasferirlo altrove? Lasciare quelle zone come una specie di paese delle rovine? In passato è già capitato, a Noto. E la Noto nuova, tra le altre cose, è bellissima. Bisogna decidere quale metodo di ricostruzione scegliere. La scelta giusta è quella di ricostruire i paesi come erano e dove erano, senza distinguere i beni privati dai beni pubblici. A Gemone e a Ventone è stata fatta la scelta di una ricostruzione integrale, attuata anche a Nocera Umbra. A Salemi, invece, fu costruita una nuova città a pochi chilometri dalla vecchia, e ora è come una grande periferia”.

Sgarbi non manca di fare polemica: “Serve una authority del restauro, non solo un’autorità anticorruzione. Non è possibile che ogni volta che ci sia un problema si evochi il nome di Cantone. Serve un’autorità del restauro che impedisca di buttare giù con le ruspe in nome della fretta, come capitò a Ferrara, città che invece vanno rimesse in piedi. A Ferrara vedi diventare polvere degli edifici in nome di una violenza peggiore del terremoto, per colpa di criminali che decisero di mettere la dinamite per far crollare ciò che invece poteva essere ristrutturato e fare una cosa nuova che quando sarà completa sarà un orrore. C’è la mancanza di una regola, perché non c’è una autorità di riferimento che dica cosa si può fare e cosa non si può fare. I paesi in questo caso devono rimanere dove sono, ricostruiti con modalità antisismiche. Sono d’accordo col sindaco di Amatrice”.

Sgarbi è pronto ad impegnarsi in prima persona: “Non me lo hanno ancora chiesto, ma in qualche modo contribuirò a dare una serie di indicazioni sperando che vengano seguite. A Ferrara mi risero in faccia, anche una parte della popolazione composta da gente barbara e volgare era contenta di veder saltare il comune con la dinamite. Spero che questo non capiti più. Io so bene quello che vorrei fare, spero che chi verrà chiamato in causa lo sappia come me”.

Sugli introiti dei musei destinati ai terremotati: “Pura demagogia. I musei dovrebbero essere sempre gratis per tutti”.

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TERREMOTO, CASTELLI (CAPOGRUPPO M5S CAMERA) A RADIO CUSANO CAMPUS:: NON SI FA PIL CON I MORTI 

Su Radio Cusano Campus, sempre nel corso di ECG, è intervenuta Laura Castelli, capogruppo alla Camera del Movimento Cinque Stelle.

Sulla reazione del mondo politico dopo il terremoto: “Ci sono state diverse cadute di stile. Da Delrio in tv insieme a Vespa, con quella bruttissima uscita sul pil e i terremotati, poi c’è stata questa scelta di Renzi, che invece di rottamare il passato ha nominato Vasco Errani, nome già conosciuto e che ha già fallito su problemi come terremoto e ricostruzioni nel ruolo di commissario. Quanto accaduto inseguito al suo commissariamento lo conosciamo tutti, arriva anche a includere inchieste che hanno sottolineato quanto la ‘ndrangheta entri in questi appalti e in queste ricostruzioni. Io ho visto poca serietà da parte della politica, non proprio un bell’atteggiamento. Noi tutti gli anni lottiamo affinché si parli di prevenzione. All’inizio è meglio fare delle scelte poco vistose e magari anche impopolari, ma in grado di dare dei risultati negli anni. Si deve sospendere il mutuo a chi ha subito un terremoto ed ha la casa inagibile, mentre il Governo continua con la solita scusa che i soldi non ci sono”.

Secondo Laura Castelli, capogruppo alla Camera del Movimento Cinque Stelle, Delrio ha fatto un clamoroso errore:“Non ci potevo credere a quello che ha detto, ho dovuto risentire l’audio più volte. Quanto detto è imbarazzante, non ci si può sbagliare su un tema del genere. Non è possibile misurare i morti in Pil e neanche le ricostruzioni dei morti in Pil”.

Sul referendum costituzionale: “Noi nelle piazze questa estate abbiamo trovato persone molto consapevoli, con una grande voglia di comprendere cosa significhi questa riforma. Chi vorrebbe spostare il referendum? Non riesco nemmeno a commentare una ipotesi del genere. Alla Boschi abbiamo chiesto una data da definire in fretta. Non si può giocare sulla Costituzione con la scusa del terremoto”.

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Sisma: Renzi, luoghi con passato prezioso avranno futuro
E’ impegno governo, seguiremo modelli positivi come emiliano

Nella fase della ricostruzione
“dovremo soprattutto tenere viva la presenza delle comunita’ sul
territorio. I luoghi hanno un’anima, non sono semplicemente dei
borghi da cartolina. E l’anima gliela danno le storie delle
persone, vecchi e bambini, il vissuto quotidiano, gli spazi di
una comunita’ a cominciare dal circolo, dalla chiesa, dalla
scuola. L’impegno del governo e’ che questi luoghi cosi’ ricchi di
un passato prezioso possano avere un futuro. E per farlo
occorrera’ lavorare tutti insieme, senza proclami, senza annunci,
senza effetti speciali, ma con l’impegno rigoroso di tutti”. Lo
scrive nella enews il premier Matteo Renzi.
“La storia italiana ci consegna pagine negative nella
gestione del dopo-terremoto, come l’Irpinia, ma anche esempi
positivi. Su tutti il Friuli del 1976, certo. Ma anche l’Umbria
di vent’anni fa. E soprattutto penso al modello emiliano del
2012. Quel territorio ha “tenuto botta”, come si dice da quelle
parti, ricostruendo subito e bene”, aggiunge.

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Sisma: Renzi, in queste ore Italia e’ una famiglia colpita
Ma Paese sa come reagire, fieri di nostro meraviglioso popolo

In queste ore l’Italia e’ una famiglia
colpita. Le storie che Amatrice, Accumoli, Arquata, Pescara del
Tronto ci consegnano sono storie di disperazione e di morte. Non
bastera’ una vita ad asciugare le lacrime di quella mamma che ha
perso il marito e i figli. Di quei genitori che non
abbracceranno piu’ la loro piccola creatura. Di quella bambina
salvata dalla sorellina piu’ grande a prezzo della vita. Di quel
ragazzo rimasto orfano che il prossimo anno fara’ l’esame di
maturita’ senza avere piu’ i genitori a casa cui raccontare come e’
andata la versione”. Lo scrive nella enews il premier Matteo
Renzi che sottolinea:  “l’Italia sa come fare a reagire. Siamo
bravi e generosi, specie nei momenti di difficolta’. La gestione
dell’emergenza da parte della Protezione Civile e’ stata efficace
e tempestiva. Ci sono 238 persone che sono state strappate dalle
macerie dalla professionalita’ dei Vigili del Fuoco e dei
soccorritori: un numero impressionante. Siamo orgogliosi di
questa reazione. Siamo fieri di questo meraviglioso popolo
italiano”.

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Referendum: Di Battista, politici marionette in mano finanza

“C’e’ un sistema partitocratico connesso col capitalismo finanziario, con
queste banche e banchieri senza scrupoli che vogliono gestire la
nostra vita e vogliono farci credere che le merci debbano avere
piu’ diritti degli esseri umani”. A dirlo e’ stato il deputato M5S
Alessandro Di Battista nel corso della tappa a Isola Capo
Rizzuto del suo “#IoDicoNo Costituzione Coast to Coast” alla
quale hanno partecipato anche le parlamentari Dalila Nesci e
Federica Dieni e l’europarlamentare Laura Ferrara.
Anche la riforma, ha proseguito il parlamentare, nasce da
quest’esigenza perche’ “vogliono farci credere che se dovesse
vincere il ‘no’ arriveranno le cavallette e ci saranno le piaghe
d’Egitto. E invece no: la riforma costituzionale non abolisce il
Senato, come vogliono farci credere, ma abolisce la scheda
elettorale”. Secondo il parlamentare, e’ scritto in una nota,
tutto farebbe parte di un disegno studiato che si serve del
potere politico succube, “marionetta nelle mani del potere
finanziario”, per giungere allo “smantellamento totale dello
stato sociale e dei diritti sociali”, a cominciare dal diritto
alla salute.
“Questa e’ una piazza di riscatto”, ha concluso Di Battista,
“ma ora dobbiamo essere sempre di piu’. E’ possibile anche in
questa terra ferita, ma bella e coraggiosa che e’ la Calabria”.

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