“Ho presentato un interrogazione urgente al Presidente della Giunta Regionale del Lazio, On. Nicola Zingaretti, nonché l’Assessore alle Infrastrutture, Politiche abitative, Ambiente On. Fabio Refrigeri, nonché l’Assessore all’Agricoltura caccia e pesca On. Sonia Ricci per sapere: se è intenzione della Regione Lazio licenziare in tempi brevi un provvedimento che permetta a tutti gli enti di partecipare ai bandi PSR, obbligando le amministrazioni pena l’esclusione alla presentazione del programma pluriennale approvato dai consigli comunali prima della definitiva stesura della graduatoria, in quanto questo permetterà di eliminare la palese incongruenza tra la normativa nazionale e quella regionale”. Lo ha dichiarato Mario Abbruzzese, vice presidente della Commissione Sviluppo Economico, Lavoro e PMI. “I tempi stabiliti con i bandi PSR (60 giorni dalla pubblicazione sul BUR) non risultano congrui con la normativa statale in materia di finanza e di lavori pubblici in nessuna delle due ipotesi seguenti: 1) Ente locale che ha già approvato il bilancio alla data di pubblicazione del bando PSR. L’opera sulla quale si chiede il finanziamento deve essere inserita, infatti, nel piano OO.PP. e pertanto è necessario: Predisporre e pubblicare la variazione sostanziale del piano, Procedere ad adozione del piano da parte della Giunta, approvare a cura del Consiglio il piano e le conseguenti variazioni di bilancio su una ipotesi di entrate del tutto incerta. 2) Ente locale che non ha ancora approvato il Bilancio: in frangenti come quelli del corrente esercizio, il termine di approvazione del Bilancio di previsione è stato posticipato fino al 30 settembre 2014 (Decreto Ministero Interno 18.07.2014).
Pertanto alla scadenza del termine per la presentazione della richiesta la maggior parte dei comuni è priva di programma della opere pubbliche. Sarebbe pertanto necessario che i bandi PSR prevedessero che l’opera, se non già inserita nel piano pluriennale delle opere pubbliche, lo debba necessariamente essere subito dopo la formulazione della graduatoria da parte dei competenti organi regionali e la utile collocazione del richiedente nella graduatoria stessa. L’inserimento nella graduatoria Infatti consentirà al beneficiario di approvare le legittime modifiche al piano avendo certezza della copertura finanziaria che sarà data, almeno in parte, dal contributo PSR”. Ha concluso Abbruzzese.