Audizione in VIII commissione del Consiglio regionale, convocata dal presidente Mario Ciarla (Pd) per fare il punto sullo stato dell’arte del comparto agroalimentare insieme all’assessore all’agricoltura Sonia Ricci e ai rappresentanti di Coldiretti, Confagricoltura Lazio e Cia Lazio. Annunciato da Ricci il via libera della Giunta regionale all’iter amministrativo per la realizzazione della Casa dell’Allevatore a Testa di Lepre (Fiumicino), un polo servizi per il rilancio del settore zootecnico del Lazio. Settore questo in sofferenza soprattutto per il basso prezzo del latte bovino pagato alla stalla. La questione è stata sottolineata dal vicepresidente della commissione, Mario Abbruzzese (Pdl – FI), insieme ad altre contenute in un documento che Coldiretti Lazio ha poi consegnato ai partecipanti all’audizione. “Proporremo alle aziende di trasformazione del latte un prezzo minimo garantito per un anno“, ha detto Ricci. L’assessore ha annunciato un incontro con tutti gli operatori, inclusi anche i più piccoli, per il primo luglio, dopo il quale sarà possibile tornare al tavolo. Altri argomenti oggetto dell’audizione lo sfratto del laboratorio Aral di Maccarese (che troverà una nuova collocazione a Testa di Lepre) e l’annuncio di Ricci che tra una settimana sarà operativa la struttura amministrativa prevista dalla recente leggi sui danni da fauna selvatica. Toccherà inoltre al Consiglio la nomina del Comitato scientifico e, dopo di che, sarà possibile avviare l’iter per i regolamenti attuativi. §Si è parlato inoltre di fattorie didattiche, per le quali Coldiretti nel suo documento addebita al Lazio di non avere una normativa chiara a differenza di altre regioni. A questo proposito Ricci ha annunciato la predisposizione di un regolamento. Infine per quanto riguarda il premio di insediamento previsto dal cosiddetto Pacchetto Giovani del piano di sviluppo rurale, a Natale sono stati sbloccati i pagamenti, dopo che la Giunta ha vinto un ricorso contro la Commissione europea. “Lo scorrimento delle graduatorie però – ha spiegato Ricci – è tecnicamente impossibile“. Sul nuovo piano di sviluppo rurale e la scelta delle priorità Ricci ha auspicato un ampio coinvolgimento del Consiglio regionale. Dopo il consigliere Abbruzzese, che ha definito l’azione dell’assessorato “inconsistente” e ha sottolineato come significativo che le organizzazioni degli agricoltori non abbiano preso la parola, è intervenuta Silvana Denicolò (M5s). La consigliera del Movimento cinque stelle ha chiesto attenzione per i problemi della coniglicoltura, degli affittuari dei terreni regionali che non vedono confermati i contratti di locazione né sono agevolati nell’acquisto e per l’utilizzo nelle mense regionali di prodotti a chilometri zero. Quanto alla proposta di legge regionale sui prodotti da filiera corta, che ha avuto il via libera in commissione a marzo scorso, la prima firmataria Cristiana Avenali (Pd) ne ha sollecitato il finanziamento per arrivare all’esame in Aula. Daniela Bianchi (Pd) ha chiesto chiarimenti sui contenuti del tavolo con le aziende di trasformazione.