“Donald Trump ha giurato da presidente degli Stati Uniti nel suo discorso inaugurale e, nella cerimonia di insediamento del 20 gennaio scorso, ha delineato gli obiettivi e le linee strategiche della sua azione politica e istituzionale. Sul futuro delle politiche globali americane, Confeuro esprime il proprio dissenso nei confronti delle sue recenti dichiarazioni, confermando l’importanza di un approccio sostenibile e inclusivo per il futuro del settore primario. In particolare, non possiamo condividere le posizioni del neo presidente Usa sui dazi e sulle politiche ‘no green’, visto e considerato che in un momento storico in cui è indispensabile puntare sulla sostenibilità e sul rispetto dell’ambiente, il rilancio dell’agricoltura non può prescindere da scelte responsabili verso il pianeta e i consumatori. E ancora, i provvedimenti protezionistici, come i dazi, rischiano di danneggiare i produttori agricoli italiani, aumentando le tensioni internazionali e limitando le esportazioni del Made in Italy, simbolo di qualità e tradizione riconosciuta in tutto il mondo. Reiterare modelli produttivi, infatti, che ignorano il cambiamento climatico e i suoi drammatici effetti è un errore che non possiamo permetterci, tanto meno in un paese come gli Stati Uniti d’America. Confeuro, dunque, ribadisce la necessità di un ruolo prioritario della Unione Europea nella creazione di dialogo costruttivo tra i governi globali e gli attori del settore agricolo per promuovere un’agricoltura moderna, sostenibile e competitiva, e lavorare per una economia di scambio che favorisca davvero le nostre eccellenze enogastronomiche. Siamo di fronte a una sfida commerciale ed istituzionale, che non possiamo sbagliare”.