“Una vera e propria emergenza economica e produttiva. Questo l’esito delle impreviste gelate che nei giorni scorsi hanno causato danni, stimati dalle associazioni di categoria in milioni di euro, alle coltivazioni di pregio nella provincia di Latina e del Lazio. Questo il quadro che ha quale denominatore comune centinaia e centinaia di aziende messe in ginocchio. La richiesta avanzata alla Regione Lazio dal sindaco di Cisterna di dichiarare lo stato di calamità, nonché le azioni messe in campo dal primo cittadino di Aprilia e di Latina, sono non solo legittime ma condivisibili perché tale situazione deve vederci, come rappresentanti delle istituzioni pronti e al fianco di centinaia di produttori che stanno vedendo andare in fumo il proprio fatturato con ricadute pesantissime sul Pil della provincia di Latina e del Lazio di cui l’agricoltura rappresenta il cardine. Le colture più colpite sono state, infatti, quelle vitivinicole e del kiwi a cui si aggiungono anche quelle del cocomero e del melone, colpite nella fase più delicata della fioritura e della germogliazione che avviene in questo periodo, che rappresentano il cuore della produzione agricola pontina. Il gelo ha letteralmente bruciato, infatti, le coltivazioni con danni che coinvolgono un’area estremamente vasta, pari a migliaia di ettari, che va dai Comuni dell’area nord, in primis Latina, Cisterna e Aprilia, fino a quelli dei Monti Lepini. In questo contesto, recependo l’allarme lanciato dagli agricoltori e dalle associazioni datoriali, ho depositato una interrogazione urgente a risposta immediata per chiedere al presidente della regione Lazio, Nicola Zingaretti, e all’assessore all’agricoltura, Hausmann, se abbiano intenzione, data la gravissima situazione in atto, di attivare con la massima urgenza le procedure per riconoscere lo stato di calamità naturale per le aree interessate al fine di contenere la già consistente crisi del settore legata anche alle gelate dei mesi scorsi e di convocare un tavolo di confronto permanente con le categorie interessate per quantificare i danni subiti e pensare ai necessari ristori per gli operatori agricoli. Stiamo parlando di produzioni che hanno ottenuto il marchio IGP, come nel caso del kiwi, e che stanno portando sotto il segno della qualità la produzione vitivinicola Doc sul palcoscenico internazionale con riconoscimenti di primo livello. In questi anni in cui la crisi ha preso il sopravvento, l’agricoltura è stato infatti l’unico settore a mantenere stabili i livelli di occupazione assorbendo, non senza incredibili sforzi, i contraccolpi di una recessione che ha piegato l’economia. La provincia di Latina è al primo posto nella regione Lazio e al dodicesimo nel ranking nazionale per importo del PIL generato dal settore primario. E rappresenta da sola il 50% della superfice agricola utilizzata della coltivazione orticola regionale e il 20% delle coltivazioni di frutta, con un grado di copertura che arriva al 75% nel caso del kiwi. Secondo l’ultimo censimento effettuato in agricoltura, Latina è al primo posto nel Lazio per valore delle esportazioni, sia nel campo delle materie prime agricole che in quello dei prodotti trasformati. Le esportazioni di sole materie prime agricole ammontano a 140 milioni di euro, valore che colloca Latina al tredicesimo posto nella graduatoria delle provincie italiane. Un patrimonio fatto di persone, che lavorano con grandi sacrifici ogni giorno nella produzione, nella lavorazione, nella trasformazione e nell’indotto, che senza interventi rapidi e straordinari perderanno ogni speranza per il proprio futuro. E non possiamo in alcun modo permettere che questo accada. Zingaretti risponda a questo appello che è un appello alla responsabilità”.
Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone