“Lavorare per una Ue più vicina alle istanze del settore primario, e più lontana da quei meandri burocratico-amministrativi che ne limitano la capacità di azione. In questo contesto, Confeuro accoglie con favore le recenti dichiarazioni del Commissario europeo all’Agricoltura, Hansen, che sottolinea l’importanza di rafforzare il potere contrattuale degli agricoltori e promuovere una maggiore cooperazione tra loro. Si tratta di un passo necessario per garantire una filiera agricola più equa e competitiva, in cui i piccoli e medi produttori possano davvero avere un ruolo centrale anche nella determinazione dei prezzi e nella tutela del proprio lavoro. Al contempo, tuttavia, Confeuro esprime contrarietà all’istituzione del Comitato europeo per l’Agricoltura e l’Alimentazione (EBAF), una proposta che – sebbene con finalità lodevoli – rischia di introdurre ulteriori livelli di complessità e burocratizzazione a livello europeo. La presenza di numerosi nuovi attori, infatti, potrebbe complicare ulteriormente il quadro normativo e politico-istituzionale, già gravoso per gli agricoltori, rallentando decisioni cruciali per il settore e ostacolando interventi tempestivi. A giudizio di Confeuro, il target Ue deve essere quello di semplificare, non di complicare. E ancora rafforzare la posizione degli agricoltori e incoraggiare una maggiore collaborazione all’interno del settore è una strada giusta, ma non possiamo permetterci che queste misure vengano limitate da un eccesso di burocrazia e da nuovi apparati decisionali che rischiano di allontanarsi dalla realtà dei campi. Per Confeuro dunque servono politiche agricole che mettano al centro gli agricoltori, con strumenti chiari, snelli e realmente efficaci per sostenere il loro lavoro e promuovere uno sviluppo sostenibile del settore primario. Bisogna passare subito dalle parole ai fatti”.