Videoclip, spot, cortometraggi. Disegni, dipinti, fotografie, fumetti. Prodotti musicali di qualsiasi genere musicale. Questo il ventaglio delle forme di espressività che farà da filo conduttore al premio “Donatella Colasanti e Rosaria Lopez”, istituito nel 2019 dalla Regione Lazio giunto alla sua nuova edizione in memoria delle due ragazze vittime di un brutale episodio di violenza avvenuto a San Felice Circeo il 29 settembre 1975.
Una iniziativa nata per stimolare nelle scuole un dibattito sul tema della violenza di genere e del consenso, sollecitando una riflessione tra i giovani utile a diffondere una rivoluzione culturale basata sulla convivenza fra uomini e donne, sulla parità e il reciproco riconoscimento. Perché è la migliore prevenzione possibile contro la violenza.
Il premio si rivolge alle scuole statali e paritarie di secondo grado e agli Istituti di formazione professionale con sede legale o operativa nel Lazio.
I destinatari dell’avviso sono gli studenti e le studentesse che frequentano le istituzioni scolastiche e formative del Lazio.
Gli studenti potranno lavorare a quattro categorie di progetti:
1. Elaborati scritti (racconti, poesie, saggi)
2. Materiale audiovisivo (videoclip, spot, cortometraggi)
3. Creazioni artistiche (disegni, dipinti, fotografie, fumetti)
4. Prodotti musicali di qualsiasi genere musicale (ad esempio, rap, rock, pop, classica)
La scuola o l’istituto che avrà ricevuto il maggior punteggio per la categoria di riferimento riceverà un riconoscimento finale, consistente in un voucher di 5 mila euro per l’acquisto di materiale a supporto della didattica.
Alla conferenza di presentazione, che si è svolta durante la Festa del Cinema di Roma, moderata dalla giornalista Roberta Serdoz, hanno partecipato: Eleonora Mattia (Presidente IX Commissione Lavoro, formazione, politiche giovanili, pari opportunità, istruzione, diritto allo studio Regione Lazio); Giovanna Pugliese (Delegata Cinema del Presidente della Regione Lazio); Michela Cicculli (Presidente della Commissione Pari Opportunità di Roma Capitale); l’attrice Lidia Vitale, madrina della manifestazione, il fratello di Donatella, Roberto Colasanti, Gaia Bitocchi del Liceo Democrito di Roma, vincitrice categoria canzone nella scorsa edizione del Premio e alcuni rappresentanti delle scuole vincitrici e partecipanti della scorsa edizione.
“Un orgoglio la presentazione della nuova edizione del premio dedicato a Donatella Colasanti e Rosaria Lopez. Da cinque anni, grazie ad un emendamento alla legge di bilancio, che mi vede prima firmataria, la Regione Lazio ha deciso di investire su questo tema e di farlo con i ragazzi e le ragazze. Ha deciso di portare questa terribile storia in tutte le scuole del Lazio perché vogliamo tenere viva la memoria, il ricordo di Donatella e Rosaria e del loro grande sacrificio. Solo, infatti, grazie alla battaglia processuale di Donatella che la violenza sessuale non è più un reato contro la morale ma contro la persona. Donatella, che si finse morta, è l’icona della sopravvissuta. Loro sono la storia. Una storia che purtroppo si ripete ogni qualvolta siamo obbligate a sentire frasi del tipo “Se l’è cercata”, “Come era vestita?” Una storia che non ci stancheremo mai di cancellare e riscrivere nel modo giusto, ripetendo fino allo sfinimento che lo stupro ha un solo colpevole e una sola causa: lo stupratore. Con questo premio la Regione Lazio riafferma il ruolo della scuola nella sfida, che è prima di tutto culturale, contro quei pregiudizi e quel modello di pensiero che colpevolizza la donna e permette, nel silenzio generale, che la violenza si diffonda ed entri nelle nostre vite, fino agli esiti più tragici”, così dichiara Eleonora Mattia, Presidente della IX Commissione Pari opportunità del Consiglio regionale del Lazio.
“Dallo scorso anno abbiamo istituito come Regione Lazio insieme alla consigliera Eleonora Mattia, il premio in memoria di Donatella Colasanti e Rosaria Lopez, rivolto alle scuole superiori per sostenere progetti di sensibilizzazione contro la violenza di genere. Quanto accaduto quasi 50 anni fa al Circeo ha segnato un momento cruciale nella storia della cronaca nera del nostro Paese per la brutalità dei carnefici e per la casualità delle vittime, e allo stesso tempo rappresenta un episodio che deve essere ricordato perché la violenza contro le donne ancora oggi è un fenomeno troppo sottovalutato. Noi invece vogliamo non solo ricordare le vittime, ma lavorare, soprattutto con le giovani generazioni, per diffondere concetti come l’importanza della parità fra generi e anche fra ceti sociali diversi, diventando protagonisti di un cambiamento culturale e sociale che non giustifichi mai la violenza di genere e la combatta con ogni mezzo possibile”, così Giovanna Pugliese delegata della Regione Lazio al Cinema.
Per presentare i progetti c’è tempo fino alle ore 12:00 del 28 febbraio 2023
Maggiori informazioni qui e su LazioInnova
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