La Regione Lazio ha confermato alle associazioni di categoria di Cia-Agricoltori italiani, Confagricoltura e Copagri Lazio, l’intenzione di dirimere la questione legata al costo del congelamento del latte bufalino che ha messo in difficoltà i produttori. Confermato il ristoro economico fino a 5000 euro per le aziende agricole di produzione di latte bovino e bufalino, e la proposta di un rimborso ai produttori di 10 centesimi a litro per il latte conferito che, prossimamente, potrebbe arrivare a 20 centesimi. La discussione sull’agricoltura laziale ha toccato anche altri temi fondamentali per il rilancio del settore. La proposta messa sul tavolo dalle organizzazioni agricole è l’utilizzo del PAR, piano agricolo regionale, per rilanciare il comparto agro-alimentare nella fase di ripresa economica e sociale nazionale. Tra le altre richieste avanzate, in primis, l’eliminazione della burocrazia, con lo snellimento dell’iter dei pagamenti ed il versamento veloce degli stessi che, in questo momento di grave difficoltà, rappresentano una boccata d’ossigeno salvifica. Le organizzazioni agricole hanno anche chiesto la partenza del bando della consulenza e lo scorrimento della graduatoria della misura 6.1 “insediamento giovani” per favorire il loro inserimento nel settore. Si è posto poi l’accento sui settori vitivinicolo, olivicolo e quello dell’agriturismo, comparto che, in questo momento, sta forse soffrendo maggiormente e sul quale la Regione Lazio ha garantito provvedimenti a breve, come già fatto per florovivaismo ed i produttori di latte. Annunciata anche a breve una misura per salvaguardare i produttori di latte ovino. Cia, Confagricoltura e Copagri Lazio hanno anche chiesto di far scorrere anche la graduatoria della misura 4.1 “investimento” per l’acquisto di macchine e attrezzi agricoli, per trasformazione, confezionamento e commercializzazione di prodotti.