Alimentare, nasce la filiera del latte del Lazio

I produttori di latte della Regione Lazio insieme in difesa di un’eccellenza agroalimentare del territorio. È stato presentato questa mattina nella sede della Regione Lazio il progetto  ‘Filiera del Latte del Lazio’, un piano ambizioso che si propone di promuovere la qualificazione della filiera regionale del latte, l’importanza del suo apporto nutrizionale Ale come alimento e la valorizzazione del territorio, del paesaggio agrario e delle competenze produttive che caratterizzano questo settore agroalimentare. L’accordo, che vede il patrocinio del Regione Lazio, è stato siglato da quattro dei più importanti stabilimenti di trasformazione del latte della Regione (Centrale del Latte di Roma, Fattoria Latte Sano, Ipa Latte di Nepi, Centrale del Latte di Rieti), dalle principali Cooperative di raccolta latte, in rappresentanza di 450 aziende agricole, dalle maggiori organizzazioni professionali agricole regionali (Cia, Coldiretti Lazio, Confagricoltura Lazio) e da Unindustria in quanto soggetto promotore del progetto. Nel dettaglio il progetto filiera impegna le aziende agricole al rigoroso rispetto dei requisiti per la produzione del latte crudo, così come le norme sul benessere animale, e disciplina l’introduzione di riferimenti territoriali in etichetta. Inoltre, il documento fissa un piano di azioni da sviluppare congiuntamente per informare il consumatore ed orientarlo verso una scelta di acquisto consapevole attraverso un piano di comunicazione finanziata direttamente dai promotori della campagna. La piattaforma principale sarà il sito web www.filieralattelazio.it che fornirà tutte le informazioni necessarie per scoprire le virtù alimentari del latte fresco ed accrescere la familiarità con ogni aspetto della sua lavorazione. A supporto
del rilancio dei consumi del prodotto  verrà avvIata anche una campagna di comunicazione con focus su aziende agricole ed allevatori. “Oggi – ha sottolineato l’assessore all’agricoltura Carlo Hausmann – è una giornata storica per la Regione” perché “non era mai accaduto che tutta la filiera produttiva del latte si riunisse insieme per un progetto di valorizzazione e salvaguardia. Si tratta di un progetto che mira a dare una nuova chiave di verità scientifica sugli stili alimentari” perché “è importante ricordare il grande valore di questo prodotto, che è un alimento essenziale”. “La Regione – ha aggiunto – ha deciso di scendere in campo accanto ai produttori” ed è necessario “che questo sia un momento di partenza che porti ad alzare il livello professionale delle nostre imprese ed aver magari un po’ più  di soddisfazione con un consumatore consapevole”