«Risposte parziali e insoddisfacenti, assessori e dirigenti assenti in aula. Sul cantiere dismesso di via Quarto e i disagi vissuti dai cittadini residenti in quell’area, l’amministrazione ha dimostrato totale disinteresse. Non ci fermeremo qui. Presenterò una serie di altre interrogazioni tornando a chiamare in causa chi è competente sulla materia». Lo annuncia la consigliera Maria Grazia Ciolfi a margine del question time odierno.
Nella seduta è stata discussa l’interrogazione presentata dal capogruppo del M5S per capire se e come il Comune intende intervenire per la bonifica e la messa in sicurezza dell’area di via Quarto. «L’interrogazione ha preso le mosse dalle istanze dei residenti e dei genitori dei bambini che frequentano la scuola che si trova proprio davanti al cantiere. Dispiace dir loro che dovranno continuare a vivere nel degrado, tra ratti, erba alta, ferri esposti, coi rischi igienico sanitari che ciò comporta. Per non dire di quelli legati alla sicurezza, con l’incremento dei furti registrato nella zona, diventata bersaglio di ladri e malintenzionati».
«Il Comune si è dimostrato assente, – continua Ciolfi – fatto salvo per l’assessore Addonizio che ci ha informato di una diffida inviata il 14 febbraio scorso alla società Costruzioni Generali s.r.l., titolare dell’immobile, e alla curatela fallimentare per sollecitare provvedimenti di messa in sicurezza che l’Ente non può adottare in un luogo privato. Ne prendiamo atto, interrogherò l’assessore competente per conoscere l’esito di tale diffida, così come prendo atto dell’installazione di box per la cattura dei ratti, verificheremo sull’implementazione di tale attività assicurata dall’assessore nelle zone più sensibili».
«Resta il fatto – sottolinea la consigliera – che la trattazione di oggi è stata rinviata per consentire risposte puntuali che, purtroppo, non sono arrivate per l’assenza degli interrogati competenti». Ciolfi si riferisce in particolare alla segretaria generale Alessandra Macrì, dirigente ad interim del Servizio Legale, cui chiedeva lumi sullo stato della controversia giudiziaria in corso, che coinvolge il Comune sia nel procedimento amministrativo, sia nella causa civile con richiesta di risarcimento. Nessuna risposta anche rispetto alla recinzione intorno al fabbricato, che invade una porzione consistente di marciapiede pubblico. La questione è di competenza della Polizia Locale.
«Siamo pronti come Movimento ad andare fino in fondo. Per questo protocollerò altre interrogazioni, rivolte una alla dirigente dell’Avvocatura, una all’assessora Muzio, un’altra alla Sindaca quale delegata alla Polizia Locale. Siamo consapevoli che un intervento diretto dell’Ente è complesso per via del contenzioso in atto, ma questo non può essere un alibi per trascurare l’esistenza di un problema di interesse pubblico. Il Comune deve fare tutto il possibile per farsene carico».
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