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Ambiente: WWF, è un valore da inserire in Costituzione

scritto da Redazione
Ambiente: WWF, è un valore da inserire in Costituzione

Su oltre cento oasi Wwf, è stato ricordato, ben settantotto custodiscono siti Siti di interesse comunitario (Sic) e Zone di protezione speciale (Zps) che rappresentano il 66,6% degli habitat per la bioregione ‘alpina’, il 57% per quella ‘continentale’ e il 65% per quella ‘mediterranea’. Il Wwf ha pubblicato il dossier ‘Il monitoraggio della biodiversità nella Rete Natura 2000’, realizzato durante 6 mesi di monitoraggio grazie a duecento esperti volontari con il contributo del ministero dell’Ambiente,  da cui emerge, tra l’altro, che su un totale di 7.238 dati raccolti, 1.191 sono segnalazioni nuove (il 16,5%) rispetto ai Formulari ufficiali. Vale a dire che nelle oasi Wwf ci sono 84 habitat e 1.107 specie che la Rete Natura non sapeva di avere. Dallo studio emergono anche criticità: 185 tra specie ed habitat (10 habitat e 175 specie, ovvero il 2,8% del totale monitorato) risultano scomparsi o non più segnalati.  Il Wwf rileva l’importanza di tutelare la natura anche alla luce del ‘capitale naturale’ e della ‘contabilità ambientale’: allo stato attuale il sistema dei parchi nazionali italiani riesce ad accumulare circa 5,1 tonnellate di carbonio in più rispetto ai dati medi relativi al territorio nazionale per ogni ettaro di superficie e si prevede che potranno diventare circa 6 tonnellate nel 2020. A livello mondiale è stato ricordato che impedire i processi di deforestazione (bloccandoli definitivamente entro il 2030) ridurrebbe le emissioni di gas, che alterano il clima, stimate tra gli 1,5 e i 2,7 miliardi di tonnellate di anidride carbonica evitando danni calcolati in oltre 3.700 miliardi di dollari. Un regalo, sottolinea il Wwf, che la natura rende all’uomo sia in termini di benessere che economici.

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