Il problema dell’amianto nel comune di Sabaudia è una delle questioni che più hanno interessato l’attività politica e sociale della lista civica Cittadini al Lavoro. Da due anni a questa parte sono diversi gli interventi portati avanti dal consigliere Giada Gervasi per cercare di risolvere la situazione, ma al momento non sembrano esserci stati atti risolutivi da parte dell’amministrazione comunale. Ragion per cui l’esponente della lista civica torna ufficialmente ad interrogare il Comune per conoscere lo stato di attuazione della mozione riguardante il problema eternit sul territorio comunale e la sua relativa ottemperanza.
“È ormai nota a tutti la pericolosità del cemento-amianto per la salute dell’uomo, tanto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nel 1986, ha sancito che l’esposizione a qualunque tipo di fibra, a qualunque grado di concentrazione in aria, va evitata in quanto causa di malattie tumorali – commenta la Gervasi – Ma è pur vero che, oltre ai ritrovamenti, nel territorio comunale di Sabaudia persistono alcune strutture, e non solo nelle campagne, con le coperture in cemento amianto, che se non ancora in rovina potrebbero deteriorarsi e rilasciare nell’aria le fibre tossiche. Motivo per il quale urge un intervento mirato dell’amministrazione comunale, intervento tra l’altro richiesto a gran voce da due anni e la cui discussione è avvenuta, con effetti positivi, in sede di Consiglio comunale”.
Riepiloghiamo. Il 18 febbraio 2014 il consigliere di Cittadini al Lavoro ha inviato un’interrogazione a risposta scritta con la quale chiedeva all’amministrazione comunale delucidazioni in merito all’attuale situazione nei territori comunali, nonché se fosse stata fatta negli anni un’attività ispettiva e una mappatura degli edifici ed impianti, anche pubblici, dalla quale evincere la presenza di cemento-amianto. Tale interrogazione però non ha mai ricevuto risposta. Pertanto nel luglio 2014 la Gervasi, unitamente ad altri esponenti della minoranza, presentava una mozione con le suddette richieste al fine di affrontare una volta per tutte, e in maniera definitiva, la questione. Mozione che nel Consiglio comunale del 19 novembre 2014 è stata approvata all’unanimità, seppur con qualche modifica rispetto all’originale proposta, con l’impegno da parte degli Uffici competenti di:
– predisporre una mappatura degli edifici e/o impianti pubblici, tra cui gli immobili scolastici, dalla quale si evinca la presenza di materiale nocivo e/o amianto;
– attivare idonee procedure per lo smaltimento dell’amianto sugli edifici pubblici;
– studiare la possibilità di contribuire in percentuale con il bilancio comunale allo smaltimento e alla bonifica delle aree, aiutando quei cittadini che autonomamente comunicheranno il possesso di tali materiali e l’intenzione di eliminarli immediatamente, attraverso la stipula di apposita convenzione con società specializzate.
Una serie di provvedimenti in materia sono stati anche deliberati in seno alla Commissione consiliare permanente dedicata, ma nulla sembra essere stato portato a termine dall’amministrazione.
“Appare chiara dunque l’urgenza di bonificare le aree del territorio dove questo materiale è ancora presente – conclude Gervasi – adottando tutte le procedure idonee al corretto smaltimento o, laddove necessario, alla messa in sicurezza delle strutture. All’amministrazione comunale e a noi tutti spetta il compito di proteggere il territorio e di garantire la salute e la sicurezza a tutti i cittadini”.