Invece di impegnarsi sulle questioni serie il sindaco di Priverno, l’enfant prodige, Angelo Delogu, si prodiga nella difesa delle bagattelle.
Il sindaco Delogu, nella sua ultima uscita stampa, ha affermato con candore che Lui in un anno e mezzo è riuscito ad abbattere le spese del personale per oltre 150 mila euro inoltre, orgoglioso, si propone di creare un posto di lavoro all’interno della struttura comunale.
Si bea inoltre, visti i precedenti, che quel posto è messo a bando pubblico e per soli laureati.
Su questo vogliamo fare una piccola scommessa? Noi crediamo, forse sbagliando, che quel posto sarà occupato da un soggetto vicino al Primo cittadino, o in subordine al partito o alla coalizione di governo. Il tempo è galantuomo e ci dirà se abbiamo errato.
Ritornando all’opera politica e amministrativa di Delogu ci domandiamo: com’è possibile che un sindaco comunista che ha a cuore le sorti dei lavoratori, il primo atteggiamento prodotto sia stato quello di dare addosso al personale del comune?
I privernesi ricorderanno la vicenda dei lavoratori socialmente utili, ammaliati con strabilianti promesse in campagna elettorale e poi lasciati senza pietà fuori dalle stanze del Palazzo comunale.
Per quanto riguarda i famosi tagli al personale di cui parla il sindaco, è vero sono stati due: il primo riguarda il decesso improvviso della sig.ra Picozza dell’ufficio ragioneria (contratto esterno), l’altro per il pensionamento di un architetto dell’ufficio tecnico. Il resto dei 150 mila euro di presunto risparmio è per i dipendenti andati in quiescenza.
Mentre l’architetto (contratto esterno dell’era Macci) Caudilli, che doveva rimane soltanto 5 mesi per raggiungere la pensione, è un anno e mezzo che è al suo posto. Senza però che abbia ricevuto il compenso pattuito, ad eccezione del denaro liquidato quando c’era l’ex sindaco Macci.
Oggi, con il personale ridotto nell’ufficio tecnico e nella ragioneria, questi lavorano in continua apnea.
Il sindaco, poi, invece di attivarsi per rimpiazzare il personale andato in pensione, attenendosi alle norme indicate dalla legge, dorme il sonno dei giusti, ponendo in crisi l’architettura burocratica del Comune. Altro che risparmi, bisognerebbe quantificare i danni prodotti.
E allora, sindaco ondeggiante, come la mettiamo? Vogliamo parlare anche della riduzione del suo compenso e della diminuzione delle spese per le missioni degli assessori e dei membri della sua amministrazione?
L’accontento subito. Affissa all’albo pretorio dell’ente c’è esposta una delibera da lei firmata che la può ri-illuminare. Per quanto riguarda invece il suo stipendio da sindaco, che lei dice ridotto, afferma una mezza verità.
Le ricordo che all’atto del suo insediamento lei ha lasciato una parte delle sue competenze perché contrattualizzato con l’università.
Una volta terminato quel contratto, a noi risulterebbe, che ogni mese intasca circa 2.700 euro. Altro che beneficienza!
Sindaco, torni sulla terra e realizzi che Lei in un anno e mezzo ha prodotto solo chiacchiere e nessuna azione in favore dei suoi amministrati.
I cittadini di Priverno, giorno dopo giorno, stanno prendendo contezza di aver votato un sindaco politicamente incapace di portare a termine azioni qualificanti per il Paese, che disconosce caparbiamente anche le indicazioni del suo partito e della coalizione che lo ha sostenuto in campagna elettorale.
Un sindaco privo di esperienza amministrativa e soprattutto di umiltà che sta facendo rimpiangere il Pd locale della scelta fatta, che ha negato alla dottoressa Bilancia (esperta e capace) il governo di Priverno.
Una decisione che reputo ancora oggi sbagliata, che produrrà fratture interne alla coalizione e devastanti scenari nel momento in cui si dovrà portare all’attenzione dell’elettorato i risultati della gestione Delogu.
Gina Cetrone