“Lo scioglimento dei comuni di Anzio e Nettuno, certifica il fallimento della destra affaristica e clientelare che le governava da decenni. Tale destra ha costruito il suo consenso occupando le istituzioni e coagulando un grumo di interessi privati che hanno distrutto ogni idea di bene comune penetrando a fondo nella mentalità popolare, che ha perso ogni cultura del diritto in favore della pratica del favore e dello scambio di voti. In questo contesto le mafie hanno trovato il loro habitat. Chi ne ha fatto le spese è il territorio, totalmente cementificato, l’assenza di servizi, la devastazione dei beni comuni e la disoccupazione di massa. Solo un’alternativa basata sul lavoro, il recupero dal degrado urbanistico, la valorizzazione e la tutela del territorio e del nostro mare, la riscoperta della nostra cultura può fare rinascere queste nostre città. E solo se le classi popolari oggi ridotte a suddite che pietiscono favori e lavoretti ai padrini di turno, tornano a lottare per i loro sacrosanti diritti, come la casa, il lavoro, la scuola e la salute.
Se non vogliamo che le mafie prosperino, serve un’alternativa sociale e non solo un cambio di amministratori. Non sarà una passeggiata”.
#anzionettuno #mafie
Circolo che Guevara Anzio e Federazione Roma, Castelli, Litoranea
Partito della Rifondazione Comunista – Sinistra Europea
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