venerdì 22 Novembre 2024,

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Aperto il bando regionale “Spazi di legalità”

scritto da Redazione
Aperto il bando regionale “Spazi di legalità”

È aperto fino al 30 settembre il bando regionale “Spazi di legalità”, con cui vengono stanziati 2 milioni e 300mila euro per gli enti locali finalizzati al riutilizzo dei beni immobili confiscati alla criminalità organizzata nell’ambito di politiche attive di natura socio-assistenziale, culturale, di prevenzione delle situazioni di disagio, di inclusione sociale, di accoglienza, del supporto alle vittime di violenza.

«Crediamo sia il miglior modo per onorare il magistrato Paolo Borsellino e i cinque uomini della scorta che persero la vita con lui e continuare la battaglia per la legalità. Il contrasto al crimine non può definirsi completo se non coronato da una concreta attività di restituzione dei beni: dalla rinascita di queste attività passa il riscatto morale di una comunità», commenta Luisa Regimenti, assessore al Personale, alla Polizia Locale, alla Sicurezza urbana, agli Enti locali e all’Università della Regione Lazio. «Le risorse stanziate, divise in 500mila euro a favore dei progetti presentati da Roma Capitale o dai singoli Municipi e i restanti 1.800.000 destinati ai progetti presentati dagli altri comuni del Lazio, dalle Province e dalla Città metropolitana di Roma Capitale, potranno essere usate per interventi di manutenzione, restauro, risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia».

«I beni sottratti alle organizzazioni criminali costituiscono una risorsa preziosa per i territori, un’opportunità di sviluppo che può essere funzionale a sostenere processi di crescita sociale ed economica. Valorizzare i beni confiscati è utile alle Istituzioni che affermano la legalità e il controllo sulla criminalità, alle imprese che contrastano la concorrenza sleale dell’economia illegale, alle organizzazioni sociali che gestiscono i beni realizzando attività redditizie, ai cittadini che ritrovano fiducia e speranza. Continueremo ad essere in prima fila nella battaglia per la legalità» conclude Regimenti.

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