La I commissione, Affari istituzionali, presieduta da Baldassarre Favara (Pd) e la IV, Bilancio, presieduta da Mauro Buschini (Pd), riunite in seduta congiunta per l’esame della proposta di legge regionale n. 269, hanno ascoltato ieri una delegazione dei sindacati, reduci da una maxi-assemblea dei dipendenti regionali e degli enti parco indetta dalla Rappresentanza sindacale unitaria della Regione Lazio (RSU) che si era appena svolta alla Pisana.
“Anziché ridurre le spese per dirigenti esterni, consulenti, comandati e portaborse di dubbia utilità, la Giunta Zingaretti intende introdurre nuovi tagli al salario dei dipendenti regionali, riducendo la parte dello stipendio legata alla funzione realmente svolta“. E’ quanto si legge nel documento della Rsu, sottoscritto anche dalle sette sigle sindacali che hanno sostenuto la mobilitazione (Cigil Roma e Lazio, Cisl Fp Roma, Uil Fpl Roma e Lazio, Csa, Usb Pubblico impiego, DiCCAP e Libero Agire) contro la riduzione delle risorse necessarie per il rinnovo del contratto decentrato integrativo, peraltro fermo all’anno 2000.
“Oggi – ha dichiarato Fernando Cappelli (Cgil FP Regione Lazio), portavoce della delegazione – eravamo qui in 1500 su un disagio pesante che vivono i dipendenti regionali. Nessuno contesta il momento difficile, ma i tagli non possono gravare sui più deboli. Abbiamo uno squilibrio – ha proseguito Cappelli -, uno svilimento delle professionalità, perché non esiste un percorso di valorizzazione del personale interno. Infatti, al di là degli impegni dichiarati, questa amministrazione ha aumentato l’uso di professionalità esterne. Noi ne possiamo anche riconoscere la validità, ma abbiamo 4500 dipendenti, più le partecipate, che hanno diritto a una opportunità, a una prospettiva di crescita.“.
Per quanto riguarda il salario, Cappelli ha ricordato i due milioni di euro annui di tagli al salario accessorio, che penalizzano soprattutto le retribuzioni più basse, senza tener conto di chi lavora e chi no. Domenico Farina (Usb) è intervenuto per lamentare l’inadeguatezza degli interlocutori istituzionali: “Come possiamo dialogare con questi tecnici che voi avete delegato?“, si è domandato retoricamente.
Diversi consiglieri hanno preso la parola per esprimersi sul tema. Sono intervenuti Baldassarre Favara (Pd), Riccardo Valentini (Pd) e Gino De Paolis (Sel). I consiglieri Silvana Denicolò e Gianluca Perilli (M5s) hanno ricordato le iniziative del Movimento 5 stelle contro l’assunzione di decine di dirigenti esterni. L’assessore al Bilancio, Alessandra Sartore, ha accettato di incontrare i sindacati lunedì prossimo, 23 novembre.
Una volta concluso l’incontro con i sindacati, è ripresa la discussione generale sulla pl 269, d’iniziativa della Giunta regionale, concernente il “Conferimento di funzioni e compiti amministrativi alla Città metropolitana di Roma Capitale, a Roma Capitale e riallocazione delle funzioni amministrative a livello locale“. Settecentoquaranta gli emendamenti e i sub emendamenti presentati, non solo dai consiglieri dell’opposizione, ma anche da quelli della maggioranza e dalla Giunta. E proprio sui ripensamenti della maggioranza sul testo della pl 269 che si sono soffermati diversi interventi delle opposizioni. Nel corso della discussione generale sono intervenuti Francesco Storace (La Destra), Pietro Dipaolantonio (Ncd), Pietro Sbardella (Gruppo misto), Daniele Fichera (Psi per Zingaretti), Giancarlo Righini (Fd’I), Gino De Paolis (Sel), Gianluca Perilli (M5s), Simone Lupi (Pd), Giuseppe Simeone (Pdl), Silvana Denicolò (M5s), Gian Paolo Manzella (Pd), Fabrizio Santori (Gruppo misto). I lavori sono ripresi stamane con l’esame dell’articolato.