“Si continua a parlare di Rida Ambiente e della sua attività di trattamento dei rifiuti provenienti da Roma, con il sindaco Terra che addirittura ha inviato le telecamere di Sky per capire cosa succedesse all’interno dell’impianto pur sapendo benissimo come non sia cambiato nulla rispetto agli anni scorsi. Eppure, con un atteggiamento diametralmente opposto a quanto avvenuto per Paguro, la politica tace sul progetto di discarica di Casalazzara, quello presentato in Regione il 28 dicembre scorso dalla Ecosicura dei fratelli Fiorillo. Secondo quanto riportato da alcuni giornali indipendenti, si tratterebbe di un gruppo imprenditoriale vicino a quello di Manlio Cerroni”.
Queste le dichiarazioni di Fabio Altissimi il giorno successivo al vero e proprio blitz delle telecamere di Sky di fronte ai cancelli di Rida Ambiente con la troupe televisiva “accompagnata” per l’occasione dal consigliere Pd Vincenzo Giovannini e dalla consigliera “civica” Carmen Porcelli, un’evenienza più unica che rara nel mondo dell’informazione. Politica, tv e giornali, sembrano invece sottacere sul progetto della Ecosicura, che ha richiesto l’installazione di una discarica in zona Casalazzara.
“Mi sorprende il cambio di rotta della politica locale e regionale – continua Altissmi – Ricordo che con Paguro, all’indomani della presentazione del progetto, si mobilitarono tutti. Il terreno venne immediatamente sequestrato dal Noe perché inquinato, eppure il nuovo progetto ricade su una ex cava dove pare siano stati gettati dei rifiuti pericolosi. Comitati vennero creati ad hoc anche da cittadini residenti a decine di km dal terreno interessato. Gli stessi comitati vennero invitati personalmente dall’allora dirigente del settore ciclo integrato dei rifiuti, ing. Flaminia Tosini, alle conferenze dei servizi organizzate in Regione. Il sindaco Antonio Terra, che aveva già letto il nostro progetto che a differenza dell’attuale fummo obbligati a presentare anche in Provincia e Comune, espresse subito un chiaro no, seguito dalle manifestazioni della consigliera Carmen Porcelli e da una commissione ambiente richiesta dallo stesso sindaco, dall’ex sindaco di Ardea Luca di Fiori e da Adriano Palozzi, vice presidente della commissione ambiente del Consiglio regionale. Come non ricordare i comunicati stampa al vetriolo della consigliera regionale Gaia Pernarella e il netto no della stessa Regione Lazio”.
“Oggi invece – conclude Altissimi – tutto tace. Anche il quotidiano cartaceo che mai pubblica i nostri comunicati e che all’epoca della Paguro intervistò anche l’ultimo cittadino che volesse ribadire il suo no, oggi tace e ha dedicato all’argomento un colonnino semi nascosto. Anche i comitati e la politica restano in silenzio e il sindaco Antonio Terra pronuncia un timido no, senza effettuare nemmeno un accesso agli atti. Sono tanti gli interrogativi. Giornalisti e cittadini sanno che il Comune potrebbe approvare con silenzio assenso un progetto del genere? Quindi, in sostanza, lavarsene le mani senza opporsi ma nemmeno approvando con un si esplicito? Ma soprattutto ci chiediamo perché questo progetto sembra non avere opposizioni. Eppure si tratta di una discarica, che insiste su un terreno poco distante da quello acquistato da Paguro (che peraltro avrebbe bonificato parte di una vecchia discarica abusiva). Quali interessi ci sono dietro? Di chi soprattutto?”.