Con lo sblocco dei licenziamenti si chiude anche nel nostro mondo la stagione di difesa dell’occupazione dalle conseguenze della pandemia.
Il blocco dei licenziamenti collettivi e individuali accompagnato dalla cassa Covid ha consentito in un anno e mezzo di proteggere la comunità delle giornaliste e dei giornalisti non solo dal Covid e dai suoi riflessi sulla produzione ma anche da quegli editori che approfittando della pandemia avrebbero messo mano a ristrutturazioni incuranti della occupazione.
Anche per questa ragione e per le conseguenze tuttora in corso della pandemia riteniamo sbagliata e inopportuna la scelta del Governo.
La moral suasion sulle organizzazioni di categoria a non licenziare e a usare gli ammortizzatori sociali non avrà effetto su quegli editori che “giocano” tuttora sulla soglia minima della legalità e del rispetto delle regole, spesso violandole.
A questo punto è necessario non perdere tempo per riformare gli ammortizzatori sociali e azzerare il cosiddetto quinquennio mobile per l’uso di cassa integrazione e solidarietà, condizione per le aziende editoriali e per i nostri colleghi di non subire ulteriori perdite di occupazione.
Segreteria ASR
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