Che il sindaco di Aprilia Antonio Terra abbia spogliato le sue vesti da “civico” per appoggiare alla tornata elettorale il governatore uscente Nicola Zingaretti è un dato di fatto. Che Nicola Zingaretti sia stato riconfermato presidente della Regione Lazio anche. C’è un asse di governo che lega Aprilia alla Pisana quindi e che reggerà, salvo cambiamenti, fino alle prossime elezioni comunali.
“Trovata questa stabilità – commenta il patron di Rida Ambiente Fabio Altissimi – speriamo che dopo gli slogan e i proclami della campagna elettorale regionale si torni a parlare di problemi concreti. Uno di questi è senza dubbio la mancanza di una discarica in provincia di Latina dove poter conferire gli scarti di lavorazione dei rifiuti indifferenziati. Non lo dice solo Rida Ambiente, lo dice il Tar in una sentenza del 2016 che ha condannato l’ente regionale a individuare “entro il termine di 180 giorni dal deposito della sentenza, la rete integrata e adeguata di impianti in ambito regionale, tra cui le discariche per lo smaltimento dei rifiuti speciali del trattamento dei rifiuti urbani, con messa a disposizione della relativa capacità di smaltimento agli operatori laziali interessati in condizioni di parità e non discriminazione nonché di compatibilità economica con la vigente disciplina regionale tariffaria e con i valori indicati in tal senso dal vigente Piano regionale dei rifiuti”. Sono passati mesi ma dell’attuazione di quella sentenza non si vede traccia”.
“I rifiuti – prosegue Altissimi – rappresentano un tema delicato che spaventa l’opinione pubblica e rischia di far perdere voti. Ma l’immobilismo non è la soluzione: rischia di trasformarsi in un salasso per le tasche degli stessi cittadini e provocare imponenti danni ambientali. Il Sindaco Terra, in questi mesi, ha spostato paradossalmente l’attenzione su Roma e i suoi rifiuti ma dovrebbe spiegare ai propri cittadini che giorno dopo giorno le loro bollette salgono perché molti rifiuti da loro prodotti vengono inviati altrove per essere lavorati oppure, come accade per l’indifferenziato, i loro scarti devono percorrere migliaia di chilometri prima di venire allocati. Deve spiegare ai propri cittadini che vivono sopra bombe ecologiche che potrebbero rappresentare una delle cause del numero più alto, rispetto alla media nazionale, di tumori he colpiscono la cittadinanza apriliana secondo quanto certificato dal registro tumori. Discariche abusive certificate dalla stessa Regione Lazio ma mai bonificate e sopra le quali, anzi, la giunta comunale ha permesso l’urbanizzazione e la sanatoria di nuclei abusivi non serviti da rete idrica, strade, rete fognante. La campagna elettorale è vinta, i problemi però non sono risolti. Vogliamo metterci al lavoro o dovremmo aspettare anche le elezioni comunali? A Paguro, che avrebbe voluto installare una discarica di servizio dopo la bonifica di un terreno altamente inquinato, è stato detto no ma la discarica serve: riaprirà Borgo Montello con la delibera 199/2016? Verrà accettato il progetto di Casalazzara nonostante le mozioni inefficaci dal punto di vista tecnico con cui si è detto no? Il sindaco ha un altro progetto per il suo territorio? Non lo sappiamo ma attendiamo risposte, da imprenditori e da cittadini”.