Si chiama “Il Villaggio delle donne” e sarà un villaggio solidale, in cui le donne in qualunque genere di difficoltà e provenienti anche da altri Comuni della provincia di Latina, potranno recarsi per essere sostenute ed aiutate. Una sorta di isola sicura che però non sarà un punto separato dal resto del mondo: sarà integrata con diverse realtà, come un vero e proprio “paese” dedicato alle donne, dove potranno ripartire da zero e riorganizzare la propria vita senza interferenze.
L’idea è dell’associazione di promozione sociale “Valore Donna” di Latina, presieduta da Valentina Pappacena, in collaborazione con l’associazione “Nessuno Indietro” dell’avvocato pontino Maria Belli. Un progetto dettagliato è stato presentato in risposta ad un bando della Regione Lazio, che ha stanziato dei fondi per il sociale.
“Siamo molto soddisfatti del lavoro che sta portando avanti la Regione Lazio per il sociale. Dai soldi messi a disposizione per l’emergenza abitativa con la costruzione di nuove case popolari – afferma Pappacena – ai bandi simili a quest’ultimo al quale stiamo partecipando e che naturalmente speriamo di vincere. La Regione si è accorta che il sociale è importante, è il modo più immediato e concreto per far capire ai cittadini la vicinanza delle Istituzioni e della politica, ma soprattutto è il modo per dare risposte subito ai bisogni delle persone in difficoltà, anche grazie al lavoro delle associazioni sul territorio. In ogni caso, comunque, anche se l’associazione non dovesse vincere il bando, punteremo ugualmente alla realizzazione del Villaggio: il terreno sul quale dovrebbe sorgere è privato e per tutto l’anno prossimo Valore Donna si impegnerà in questo progetto”.
La somma richiesta per la realizzazione del “Villaggio delle Donne” è di 30mila euro e la location individuata dalle associazioni è situata a Borgo Faiti a Latina. Il progetto prevede la realizzazione di piccole case in legno che potranno essere destinate a diversi scopi: dal rifugio per donne vittime di violenza ad abitazioni di emergenza per donne sole o famiglie in difficoltà; da luogo di cura, dove medici e altri professionisti possano dedicarsi agli ospiti del centro; a luogo da cui far ripartire la propria attività economica: si potranno infatti utilizzare le strutture e i campi vicini per far partire piccole imprese agricole e di allevamento, oppure attività artigianali. Gli spazi esterni potranno essere sfruttati per attività di mercato e di scambio, per l’organizzazione di eventi ed altre attività vòlte a far conoscere la realtà del villaggio.