Il direttore generale della Asl Rm/C, Carlo Saitto, ha illustrato il nuovo Atto aziendale in commissione Politiche sociali e Salute, presieduta da Rodolfo Lena (Pd). Il manager ha avviato la propria relazione partendo dalla nuova identità pensata per i presidi ospedalieri “Sant’Eugenio” e Cto, costruita sui percorsi di trattamento e sui rapporti con il territorio, all’interno delle reti regionali delle specialità. Sanità territoriale che ruota attorno alle Case della Salute, a percorsi di cura e di presa in carico, ad una reale integrazione sociosanitaria. “Intendiamo affermare – ha spiegato – un modello di gestione aziendale che distingua le funzioni di programmazione e controllo, la funzione di committenza, le funzioni tecnico/amministrative e quelle di coordinamento e produzione“. L’obiettivo dichiarato è “un modello di risposta al bisogno di salute che coniughi il miglioramento della qualità e un contenimento della spesa con le esigenze di rientro dal disavanzo regionale“. Per il Cto, in particolare, il focus delineato dal nuovo Atto riguarderà i seguenti settori: chirurgia in elezione degli esiti e della complessità; unità spinale; recupero della autonomia e reinserimento sociale; chirurgia riparativa, ricostruttiva e riabilitativa; recupero funzionale.
“La nostra sfida – ha annunciato Saitto – è fare del Cto un centro di riferimento per la Chirurgia protesica, ortopedica, plastica ricostruttiva, della mano, così come per la Neurochirurgia stereotassica per la neurostimolazione. “Grazie all’esperienza storica della riabilitazione e all’accordo con l’Inail, possiamo fare del Cto il primo polodell’area centrosud d’Italia sul recupero dell’autonomia e sul reinserimento sociale“, ha aggiunto. “Su questo settore il Cto occupa uno spazio scarsamente presidiato e può quindi avere un profilo qualificato e competitivo” ha spiegato Saitto. Proprio sul Cto si sono concentrati i principali interventi dei consiglieri presenti all’audizione. Puntare sulla chirurgia d’elezione, infatti, può significare puntare meno sull’attività di pronto soccorso. Oscar Tortosa (Psi) ha chiesto precise rassicurazioni sul futuro del Centro, mentre Pietro Sbadella (Gruppo Misto) ha posto il problema dell’emergenza-urgenza “in un quadrante di Roma che conta non meno di 500mila abitanti, in continua espansione urbanistica, senza contare – ha aggiunto – che tra pochi mesi Roma ospiterà il Giubileo“.
Il Movimento 5 Stelle, attraverso l’intervento di Davide Barillari, ha puntato l’indice, tra l’altro, sull’assenza di procedure di partecipazione civica alla base della redazione dell’Atto, lamentando anche la mancanza di indicatori di risultato da poter consultare periodicamente “per verificare la corretta applicazione del documento di programmazione“. Affrontato poi il tema della tutela della salute mentale: viene considerata indispensabile dal management della Asl Rm/C la piena utilizzazione delle strutture semiresidenzali, insieme all’espansione dell’assistenza domiciliare e delle diverse forme di continuità assistenziale. Tutto, per costruire percorsi di cura tarati sulle esigenze dei pazienti piuttosto che sulle modalità di funzionamento delle strutture in capo alla Asl. “Sperimenteremo modelli innovativi di imprese sociali – ha chiosato Saitto – che restituiscano ai pazienti anche la dignità di un ruolo sociale attivo e produttivo“. Nella sua replica finale, Saitto ha poi fornito ulteriori informazioni sul futuro del Sant’Eugenio, ribadendo la volontà di aumentare la sua capacità globale di cura. “Inoltre – ha aggiunto – siamo convinti che è possibile incrementare del 20% in tre anni l’attività di elezione“. “D’altra parte – sempre secondo il direttore generale – se ad oggi solo il 12% dei residenti dell’Asl Rm/C si cura al Sant’Eugenio è perché il Pronto soccorso non è assorbente di tutte le funzioni, ma tuttavia una delle carte per aumentare i numeri dell’ospedale e la qualità dei prestazioni“. Sempre rispetto al Sant’Eugenio, Saitto ha spiegato che il progetto per ristrutturazione della Medicina nucleare è già stato predisposto e all’attenzione della Regione, annunciando l’imminente apertura della nuova terapia intensiva e la riqualificazione della medicina d’urgenza.
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