venerdì 22 Novembre 2024,
«A forza di annotare le preoccupazioni di cittadini, amministratori per quanto riguarda le problematiche della sanità laziale, sembra essere tornati ai tempi della rivoluzione francese e dei cahiers de doléances (quaderni delle lamentele). A parte l’amara ironia, la sanità laziale non funziona.
Mentre Zingaretti continua ad annunciare trionfalmente iniziative delle quali nessuno si rende conto in modo tangibile, proseguono le grida d’allarme in merito alla chiusura di ospedali o di reparti. E tutto questo nel silenzio del Presidente. Addirittura il sindaco di Bracciano (di centrosinistra) ha dovuto scrivere al Presidente della Repubblica, che in tutta risposta ha bacchettato la sanità laziale; ora le lamentele arrivano non da un politico di centrodestra ma da Cittadinanzattiva, che si fa portavoce degli interessi dei cittadini. Infatti, come afferma la stessa associazione nella Asl Rm G resta chiuso il centro emodinamica, reparto per trattare l’infarto. E cosa fa Zingaretti? Con la famosa nota anonima della regione Lazio, ci dice che la polemica è infondata. Come se i cittadini del sublacense e l’associazione che rappresenta gli stessi cittadini, non abbiano nulla da fare che inventarsi una notizia. Invece Zingaretti si deve rendere conto che la sanità laziale non funziona. E a dirlo sono i sindaci, amministratori e deputati del Pd che in queste settimane hanno mostrato tutta la loro preoccupazione per il futuro degli ospedali delle nostre province. Nel Lazio, non c’è programmazione e Zingaretti continua a nascondersi. Infatti in commissione, a parte l’inutile comparsata del luglio dello scorso anno, non si è fatto più vedere. Forse comprendiamo i motivi della sua assenza, perché dovrebbe ammettere davanti a tutti e davanti allo stesso centrosinistra il suo fallimento sulle politiche sanitarie». Lo dichiara il vice presidente della Commissione Salute della regione Lazio Antonello Aurigemma.
