La settimana scorsa l’Autorità Portuale ha pubblicato sul quotidiano nazionale La Repubblica ben 4 pagine intere, incluse nell’inserto speciale “Economia e Finanza”, in cui vengono illustrate la propria programmazione economica e finanziaria ed i relativi progetti da realizzare, che prevedono investimenti finanziari per oltre 300 milioni di euro, di cui 42 destinati al potenziamento del porto di Gaeta.
Leggendo gli elenchi dei finanziamenti e delle opere programmate sembra proprio di trovarsi di fronte ad uno scenario fantastico, di vera e propria svolta epocale per lo sviluppo e la modernizzazione dell’itero sistema portuale commerciale e turistico laziale. Ma subito dopo la realtà ci porta a toccare con mano il profondo stato di crisi e desolazione in cui versa attualmente il sistema produttivo, turistico e commerciale che ruota attorno del porto di Gaeta. Basti solo pensare all’attuale paralisi delle attività produttive della nautica e della cantieristica, oppure al disastroso fallimento dell’ex Italcraft e del conseguente stato di sofferenza sociale in cui versano i suoi lavoratori!
A fronte di questa triste realtà credo che sia arrivata l’ora di rimettere i piedi per terra, di rimboccarsi seriamente le maniche e passare urgentemente dagli annunci e dalle spettacolari e inutili Kermesse ai fatti concreti. Ritengo che occorre avviare, da subito, un confronto serrato tra le istituzioni locali, regionali e statali per esaminare seriamente lo stato dei fatti, l’attuale organizzazione, la reale funzionalità, efficienza efficacia di questo organismo che fa acqua ormai da tutte le parti, anche al fine di prospettare una sua auspicabile ed urgente legge di riforma.
Penso in particolare ad un primo incontro da organizzare in tempi brevi che veda riuniti allo stesso tavolo La Provincia di Latina, La Regione Lazio, La Camera di Commercio, il Comune di Gaeta ed i rappresentanti provinciali delle parti sociali (imprenditoriali e sindacali), avendo l’obiettivo comune di realizzare un programma provinciale integrato, davvero credibile e condiviso per il sistema portuale provinciale, sia turistico che commerciale.
Diversamente questo nostro territorio rischierà di essere “sfogliato come un carciofo” i cui effetti stanno già producendo una vera e propria “guerra tra poveri” tra istituzioni locali in danno del sistema produttivo economico e occupazionale.
In tale direzione comincerò da subito a lavorare, d’intesa con il Presidente Cusani, con il preciso intento di creare le condizioni migliori per organizzare e mettere in campo, in tempi brevi, le necessarie iniziative politiche e istituzionali.
F.to Silvio D’Arco
Assessore allo Sviluppo Economico – Provincia di Latina