Trascorso il “tempo dell’inventario” necessario per avviare la macchina
amministra5va, le prime azioni messe in campo dalla Giunta Rocca tendono ad
ingolfare l’amministrazione regionale e a gravare sui ci=adini.
Ai provvedimen5 “bandiera”, come la rimozione del patrocinio al Roma Pride quasi a
significare l’allontanamento dell’Is5tuzione regionale dai diriD civili, si aggiungono
una serie di scelte in ne=a controtendenza con quanto promesso in campagna
ele=orale dal centrodestra: il bilancio di previsione 2023-2025, oltre al sostanziale
mantenimento dell’approccio della giunta precedente, ha come unica novità
l’eliminazione del fondo taglia tasse con conseguente aumento record dell’IRPEF (da
1.77% a 3.33%). L’addizionale aumenta sui reddi5 superiori ai 15.000€ lordi e,
considerata la media regionale dei reddi5 pari a 23.000€, si tra=erà di un vero e
proprio salasso per gran parte dei ci=adini e in par5colare alla classe media che già
vive un periodo di grande difficoltà e che con5nuerà a perdere potere d’acquisto.
Oltre il lavoro fortemente discu5bile sul bilancio, Rocca interviene sulla Sanità
(argomento sbandierato e professato durante la campagna ele=orale come fulcro
dell’azione amministra5va) centralizzando su sé stesso le nomine del nuovo
personale all’interno delle aziende sanitarie locali o eventuali scorrimen< di
graduatoria. Un provvedimento non condivisibile che complicherà ulteriormente la
situazione della Sanità laziale quando invece sarebbe stato necessario un confronto
con le direzioni delle aziende sanitarie per rivedere insieme il fabbisogno del
personale e colmare i vuo5 che insistono da anni.
Poche azioni, errate, che gravano sulle spalle di tuD i ci=adini. La Giunta Rocca non
inizia nel migliore dei modi e in poco tempo tradisce le promesse ele?orali.
Provincia di La,na in Azione
I commenti non sono chiusi.