L’Economia del mare comprende tutte le attività industriali di produzione di beni o
di servizi, i soggetti istituzionali e la ricchezza generata dall’indotto turistico della
nautica e dalla spesa dei crocieristi sul territorio nazionale. Vale la pena di ricordare
che l’economia del mare vale circa 30 miliardi di euro ed è pari a circa il 2%
dell’intero PIL nazionale, l’impatto di tale settore sulla nostra Provincia è molto
elevato.
Settori strategici per lo sviluppo della Blue Economy sono: il turismo balneare, il
turismo nautico e quindi la gestione del demanio marittimo, sia a livello nazionale
che locale, considerando che quest’ultima è oggi attribuita alle regioni e, di norma,
delegata ai comuni
L’uso dei beni demaniali marittimi deve risultare ovviamente compatibile con il più
generale modello di sviluppo sostenibile e, soprattutto oggi alla luce dei
cambiamenti climatici, inteso questo come “la possibilità di soddisfare i bisogni
dell’attuale generazione, senza compromettere la capacità di quelle future di
rispondere alle proprie”, tenendo a mente che per raggiungere uno sviluppo
realmente sostenibile è fondamentale “riconoscere l’interdipendenza tra economia
e ambiente atteso che i modelli di gestione dell’economia producono effetti che si
ripercuotono sull’ambiente mentre la sostenibilità ambientale può condizionare il
raggiungimento di risultati economici”.
Ricordiamo che l’Italia vanta circa 7450 km di costa e quindi appare evidente
l’importanza di una gestione del turismo balneare e, più in generale, dell’Economia
del Mare. La provincia di Latina vanta la presenza di una costa a forte vocazione
turistica, e non solo. Sabaudia, Terracina, Sperlonga, Formia, Gaeta, Minturno e San
Felice Circeo sono tra i Comuni più importanti ai quali spetterebbe l’occasione di
sviluppo e gestione della Blue Economy attraverso un’importante messa a sistema
tra le città.
Proprio su questo, come Azione, abbiamo deciso di elaborare una serie di proposte,
grazie al lavoro del Responsabile provinciale del programma di Azione dott. Luigi
Valerio, poiché riteniamo necessario lavorare concretamente per una crescita
della Blue-Economy in provincia di Latina mettendo da parte promesse “spot”.
Una pianificazione concreta e puntuale per fare dell’economia del Mare un settore
“centrale” per il nostro territorio.
Le nostre proposte:
– Mitigare gli effetti sull’erosione marina
È necessario ed utile eseguire un’attenta mappatura della costa al fine di verificare
e mitigare il rischio derivante dall’erosione della linea costiera derivante dal
fenomeno dei cambiamenti climatici; mappatura da tenere monitorata con
costanza. Ove, inoltre, risultano essere urgenti, dai dati che emergono dai
rilevamenti, provvedere, a seconda dei casi, alla messa in opera delle barriere
soffolte, e/o dei pennelli e/o dei necessari ripascimenti. Infine, sono da tenere sotto
controllo anche i prelevamenti di acqua di falda che causano fenomeni di
subsidenza.
– Recupero e valorizzazione dei porti esistenti
La Regione Lazio, sulla base di quanto indicato dalla politica dell’Unione Europea,
sta completando il processo di programmazione dei fondi strutturali europei per il
periodo 2021-2027 ed in tale ambito l’inclusione di un’area di specializzazione
denominata “Economia del mare” mette in evidenza l’importanza del Mare come
vettore di innovazione e sviluppo funzionale del sistema portuale
In tale quadro anche in riferimento alla Legge Regione Lazio del 24 febbraio 2022
n. 2 recante “Disposizioni per la promozione della Formazione, dell’Occupazione e
dello Sviluppo nei settori della Blue economy” appare evidente la necessità di
Dotare i porti esistenti di tutti quei requisiti necessari alla sicurezza della
navigazione, alla protezione dell’ambiente ed alla sosta in porto.
– Dry storage – porti a secco
Realizzare lungo la costa laziale di una rete di porti a secco concepiti con opere
ecosostenibili, rimovibili e strutture nelle quali le imbarcazioni possono stazionare
a terra al riparo delle intemperie. I porti a secco sono, pertanto, una valida
alternativa, poco sfruttata in Italia, dove peraltro esistono numerosi cantieri per la
costruzione di natanti, che con l’uso di materiali ecologici Ed energie rinnovabili
sarebbero un sicuro mezzo per la riduzione dell’impatto ambientale.
Infine si sottolinea come sia il Codice della Navigazione, aggiornato al decreto
legislativo 22 aprile 2020, n. 37, che la Legge Regione Lazio del 24 febbraio 2022 n.
2 recante “Disposizioni per la promozione della Formazione, dell’Occupazione e
dello Sviluppo nei settori della Blue economy” prevedono la realizzazione di porti a
secco.
– Uso Motori marini alimentati con energie green – Emissione di un ecopass
“Riviera di Ulisse”
Ormai è divenuto normale parlare di navigazione green a zero emissioni; un futuro
sempre più accessibile soprattutto rivolgendosi all’ibrido con il cui uso avremo
acque più pulite e minore inquinamento atmosferico ed acustico e, non meno
importante una gestione meno onerosa della manutenzione. Di conseguenza il
futuro è segnato da un minore uso dei motori tradizionali ed i clienti finali,
soprattutto quelli abituati alle auto ibride ed elettriche, hanno dimostrano un
grande interesse ed un forte incremento delle richieste.
– Metropolitana del mare
Intendiamo con il nome di “Metropolitana del mare” un sistema trasportistico via
mare, (peraltro, già collaudato in altre Nazioni ed altre Regioni d’Italia) ad alta
capacità tra le località di Sperlonga, Gaeta, Formia e Minturno, con l’intento di
connettere in una fase successiva in unico percorso tutti i 360 km della costa laziale
con un sistema di trasporto che produca meno inquinamento atmosferico ed
acustico. Inoltre, attualmente l’unico sistema di collegamento delle località costiere
della Regione Lazio è quello che avviene su gomma ed in parte su ferro mediante
le strade statali n. 148 Via Pontina, la n. 213 Via Flacca, la n. 1 Via Aurelia oltre alla
A12 Autostrada (Fiumicino – Civitavecchia).
Lo stato del traffico veicolare, soprattutto verso sud è fortemente congestionato in
tutto il periodo dell’anno e, durante il periodo estivo, si intensifica in modo tale da
creare gravi ripercussioni sui tempi di percorrenza, sulla sicurezza,
sull’inquinamento atmosferico ed acustico e quindi sulla qualità della vita. La
realizzazione, pertanto, di un sistema di navigazione lungo costa, capace di
costituirsi come una “Metropolitana del mare” permetterà di collegare gli attuali e
futuri porti del Lazio costituendo una nuova offerta di trasporto pubblico collettivo
che soprattutto nei mesi estivi mitigherà il traffico privato su gomma con ricadute
positive sull’ambiente e sulla sicurezza stradale.
Su questi punti Azione cercherà di confrontarsi con tutte le amministrazioni
comunali della provincia di Latina, e con l’ente provinciale stesso, per avviare un
lavoro di analisi ed elaborazione di un sistema di medio-lungo periodo per lo
sviluppo della Blue-Economy.
Provincia di Latina in Azione
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