Nello specifico, sostiene investimenti volti a migliorare le infrastrutture preesistenti dei porti di pesca, delle sale per la vendita all’asta, dei siti di sbarco e dei ripari di pesca, inclusi gli investimenti per strutture dedicate alla raccolta di scarti e rifiuti marini. L’obiettivo è quello di migliorare la qualità, il controllo e la tracciabilità dei prodotti sbarcati, accrescere l’efficienza energetica, contribuire alla protezione dell’ambiente e migliorare la sicurezza e le condizioni di lavoro. Il bando è rivolto alle imprese operanti nel settore della pesca e dell’acquacoltura, enti pubblici e autorità portuali.
La misura 5.69, invece, con 817.105, 44 euro ed è destinata alla trasformazione dei prodotti della pesca e dell’acquacoltura. Nello specifico, promuove la competitività delle aziende che operano nel settore della trasformazione e commercializzazione, attraverso la realizzazione di investimenti finalizzati al risparmio energetico e alla riduzione dell’impatto sull’ambiente, al miglioramento della sicurezza, dell’igiene e delle condizioni di lavoro.
Al bando possono partecipare micro, piccole e medie imprese iscritte alla Camera di Commercio che abbiano come attività primaria o secondaria la lavorazione e conservazione del pesce, crostacei e molluschi, la pesca e l’acquacoltura. È possibile presentare domanda entro il prossimo 13 aprile. Tutti i dettagli sono sul sito lazioeuropa.it.