“Siamo in questa situazione, siamo in guerra e non ci fermeremo“. Lo ha detto il capogruppo in Regione Lazio del M5S Davide Barillari a margine della protesta con pane e marmellata fuori dal Consiglio. “In una democrazia l’opposizione deve essere ascoltata e avere voce – aggiunge -, qui ci stanno imbavagliando“.
“Siamo stati aperti assolutamente al dialogo con tutte le altre forze. Un dialogo istituzionale. Però quando sul tavolo veniva posta la questione ‘se io voto te tu voti me. Se io ti do questo e tu mi dai un’altra cosà non siamo stati a questo compromesso. Il risultato è che siamo stati tenuti fuori da tutto“. Nello specifico Barillari ha parlato della rappresentatività nelle commissioni: “Per le commissioni ho parlato più volte con tutti i capigruppo, ci siamo inseguiti Anche la sera prima del voto ci siamo scambiati messaggi però quando c’é stato il messaggio dalle comunicazioni all’accordo o al compromesso su quello non siamo stati seguiti“.
Il capogruppo del M5S in Consiglio regionale ricorda “il ricorso al Tar fatto perché lo statuto dice che la rappresentanza femminile deve essere proporzionata in tutti gli organe e nell’ufficio di presidenza ci sono 5 persone e 5 uomini. Questo è stato il primo ricorso fatto ma ne seguiranno altri quando non c’é rispetto dello statuto“.
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