Battesimo istituzionale per l’AEPI, Associazione Europea dei Professionisti e delle Imprese, presentata ufficialmente presso la Sala della Protomoteca (Musei Capitolini) in Piazza del Campidoglio a Roma alla presenza di personalità politiche di spicco quali Maria Stella Gelmini, Barbara Saltamartini e Nicodemo Oliviero. L’Associazione Europea dei Professionisti e delle Imprese che unisce 25 sindacati nazionali, molti dei quali di piccole dimensioni, è nata con l’obiettivo di dar voce a tutti quei soggetti che giornalmente affiancano imprese e professionisti, firmatari di importanti contratti di categoria, ma che rischiano di essere tenuti fuori dalle trattative di riforma del mondo del lavoro. L’Aepi esprime così l’esigenza di libertà sindacale e del pluralismo associativo e chiede maggiore rappresentanza ai tavoli nazionali e nel pieno rispetto dell’art. 39 della Costituzione. Dopo aver eletto, nel corso dell’assemblea costituzionale di Luglio, alla presidenza Mino Dinoi, durante la convention del Campidoglio è stato assegnato a Gabriele Tullio il fondamentale ruolo di Direttore Generale. Il responsabile dell’Unione Artigiani Italiani di Latina ha avuto così il giusto riconoscimento dopo il lavoro effettuato dalla UAI contraddistintasi quale elemento di equilibrio e mediazione per riunire tutti i sindacati sotto un’unica bandiera: “Siamo una rete di associazioni datoriali – ha sottolineato Tullio – presenti da oltre 20 anni sul territorio nazionale che non chiede nulla alla politica ma vuole avanzare proposte. Nel corso della nostra convention abbiamo già consegnato nelle mani della Presidente Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati Barbara Saltamartini, due idee per proteggere e rilanciare il Made in Italy traino per l’export e semplificare le normative perché le imprese non hanno tempo per la burocrazia”. 230 mila imprese e oltre 30 mila professionisti, questi i numeri dell’Associazione che chiede dunque al Governo di essere vicino alle piccole e medie imprese, spina dorsale economica del paese. Tra gli obiettivi dell’Aepi ci sono anche la difesa del salario minimo garantito, dell’equo onorario professionale per evitare la mercificazione della professionalità e la ricerca di nuovi spazi per i rappresentanti dei lavoratori, oltre alla promozione della professionalità e delle competenze.