In Emilia Romagna le migliori cure aidiabetici, in Lombardia quelle per insufficienza cardiaca mentre la Puglia mostra segni di fatica. Il numero più alto di ipertesi si registra in Lombardia, Puglia e Veneto, mentre il diabete, la cardiopatia e la demenza mostrano picchi di incidenza in Toscana. È quanto emerge da una prima e parziale analisi dei dati del progetto Matrice, elaborato dall’Agenas (Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali), che per la prima volta mette a confronto l’assistenza territoriale per diverse patologie croniche in diverse Asl, così come fa il Piano nazionale Esiti per le prestazioni ospedaliere. Oltre alla qualità dell’assistenza offerta, quel che emerge è una mappatura della diffusione delle patologie croniche, specchio anche di abitudini alimentari e stili di vita. È, in generale, l’ipertensione la malattia cronica più diffusa, seguita da diabete, cardiopatia, scompenso e demenza ma, a seconda delle regioni, i casi variano notevolmente. Ad esempio per l’ipertensione si passa da un’incidenza del 3,5% sul complesso dei cittadini, registrata in Emilia Romagna, al 9 della Lombardia e della Puglia, praticamente il doppio. Minor differenza per il diabete, che ha un’incidenza che oscilla dal 5% del Veneto al 7 della Toscana.
“Questo strumento – spiega la coordinatrice del progetto Mariadonata Bellentani – permette, attraverso l’analisi di indicatori selezionati e integrando le informazioni relative a prestazioni ospedaliere, diagnostiche, specialistiche e terapeutiche, di delineare la qualità delle cure offerte, comparando le pratiche attuate con quelle consigliate dalle linee guida“. I dati sono preliminari ma indicativi e riguardano, in questa fase sperimentale, le Asl di cinque Regioni, scelte in base all’affidabilità del flusso di dati. Guardando i risultati, si scopre che la percentuale di pazienti diabetici che hanno eseguito almeno due test per il dosaggio dell’emoglobina glicata in un anno, fortemente consigliato, va dal 44% dell’Emilia Romagna al 9% della Puglia, mentre almeno un monitoraggio della microalbuminuria nell’anno è stato fatto dal 55% dei diabetici in Emilia Romagna e dal 52% della Lombardia ma solo dal 12,5% in Puglia. Quest’ultima regione però si mostra più solerte nel trattamento con statine, il 47% dei pazienti lo effettua, come in Lombardia, mentre in Veneto e Toscana la percentuale scende al 37%. Uno degli indicatori per capire se il malato di insufficienza cardiaca, la più frequente causa di ospedalizzazione nella popolazione anziana, viene assistito correttamente, è la misurazione almeno una volta l’anno dei valori di creatina: anche qui sono Lombardia ed Emilia Romagna che più lo garantiscono, rispettivamente al 57 e 51% dei malati, mentre in Puglia solo al 20%. Un esame ecocardiografico ogni due anni lo fanno il 47% dei pazienti in Lombardia e solo il 17% in Puglia e in Veneto.