Il M5S torna all’attacco, dal blog di Beppe Grillo, sui giudici della Consulta che dovranno essere votati dal Parlamento in seduta comune dopo “17 mesi di omertà“, accusano. “La Corte costituzionale è mutilata, incompleta, fin dal giugno 2014 – scrivono i 5 Stelle – Già da allora, il M5S ha reso noto le personalità che avrebbe votato come giudici per la Corte costituzionale”, nomi “di personalità autorevoli, sganciate dai partiti“, rivendicano i grillini.
Intanto i nomi dei M5S scendono da 4 a 3, visto che dal blog i grillini segnalano il ritiro della candidatura di Antonio D’Andrea. Restano dunque in corsa Franco Modugno, Silvia Niccolai e Felice Besostri.
“Abbiamo inviato una lettera a tutte le altre forze politiche in cui chiedevamo di fare altrettanto – ricordano i 5 Stelle – rendere pubblici i nomi dei propri candidati. Abbiamo chiesto trasparenza, in cambio abbiamo ottenuto diciassette mesi di omertà. Mesi nei quali la Consulta non ha potuto svolgere a pieno organico la sua funzione di guardiana della Costituzione. Sappiamo che i partiti, anche stavolta, stanno cercando di usare le poltrone vacanti alla Consulta come merce di scambio per un voto o una poltrona“.
“Sappiamo che i partiti – incalzano i 5 Stelle – tramano al buio, nei corridoi dei palazzi romani, dove si sussurrano nomi, li fanno pubblicare sui giornali, li usano come esche per irretire l’avversario politico. Nonostante ciò, oggi ci riproviamo“.
“Anche in virtù di quanto già accaduto con le vergognose venti votazioni a vuoto dell’ineleggibile Luciano Violante e della conseguente elezione della professoressa Silvana Sciarra, avvenuta con i voti del M5S. Diciamo a gran voce ai partiti: ‘FUORI I NOMI’. Solo facendo i nomi pubblicamente e con debito anticipo rispetto alle votazioni si potrà aprire un dibattito pubblico e il M5S potrà consultare la Rete. Vi chiediamo di farlo per la tutela della legalità costituzionale, nell’interesse di tutti i cittadini“.