domenica 24 Novembre 2024,

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“Bettini (PD): sostenni Marino perchè mancava discontinuità”

scritto da Redazione
“Bettini (PD): sostenni Marino perchè mancava discontinuità”

Perché venni ricoinvolto sulla scelta del sindaco di Roma? Perché, dopo la decisione di mandare Zingaretti alla Regione (con il suo totale consenso e che io condivisi, anche se con preoccupazione) si aprì un vuoto nella battaglia per il Campidoglio e si chiese anche il mio aiuto per risolvere il difficile passaggio. Per settimane girarono nomi, e non si decise nulla. Non mi fissai, come qualcuno sostiene, su Marino. Di fronte alla indisponibilità di altre candidature naturali e forti (Andrea Riccardi, Fabrizio Barca, Enrico Gasbarra, etc., anche da me personalmente sollecitate) sostenni che Marino, tra quelle rimaste in campo, era la più competitiva, e per molti aspetti politicamente la più adatta. Avevamo allora il terrore del voto ai 5 stelle e soprattutto per me, era essenziale marcare una discontinuità non solo nei confronti di Alemanno, ma del nostro consociativismo in Campidoglio“. Lo scrive Goffredo Bettini in una lettera in risposta a Mario Sechi pubblicata oggi sul ‘Foglio’.
Resta il fatto che parlai sempre con rispetto anche degli altri concorrenti: perché ritenevo Gentiloni sicuramente il più forte da un punto di vista politico e amministrativo e Sassoli una persona intelligente e capace. Giudizi che si sono ulteriormente rafforzati negli ultimi tempi -aggiunge Bettini- osservando il lavoro di Gentiloni come ministro degli Esteri e avendo avuto la possibilità al Parlamento europeo di conoscere meglio le qualità, anche umane, di Sassoli. Il punto fu la mia convinzione che Marino avesse più chance elettorali. Fui certamente influenzato dalla paura di ripetere una sorpresa negativa come fu la vittoria inattesa di Alemanno. Tutto qui. La storia poi è nota. Il trionfo elettorale e la rovinosa caduta. Ho sbagliato? Ognuno tragga le sue conclusioni. Ho creduto in Marino, ho spiegato il perché; mi assumo la mia parte di responsabilità per quella scelta. E per le sue conseguenze. Credo, però, sia giusto fare un bilancio, tra qualche tempo, più equilibrato

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