Il mercato globale dei farmaci contro il colesterolo alto arriverà a raddoppiare il suo valore dai 15,4 miliardi di dollari nel 2013 a quasi 38 mld entro il 2023, pari a un tasso di crescita annuale composto (Cagr) del 9,4%, secondo un nuovo report della società di ricerca, analisi e consulenza GlobalData: gli analisti affermano che questo aumento impressionante, che avverrà negli otto principali mercati del mondo (Stati Uniti, Francia, Germania, Italia, Spagna, Regno Unito, Giappone e Cina), sarà guidato dal lancio di diversi prodotti potenziali blockbuster, che sono attualmente in fase avanzata di sviluppo. Valentina Gburcik, direttore dell’unità Cardiovascolare e disturbi metabolici di GlobalData, fa notare che a generare forti entrate saranno due nuove classi di farmaci che verranno lanciate da quest’anno: gli inibitori Pcsk9 e Cetp. “Entrambi – spiega – serviranno a soddisfare i bisogni di sottopopolazioni di pazienti di nicchia. I nuovi prodotti saranno costretti a competere non solo tra di loro, ma anche con terapie consolidate. Ma i nuovi meccanismi d’azione daranno loro un vantaggio verso il successo“. GlobalData si aspetta che i principali attori nel segmento dei Pcsk9-inibitori saranno Amgen, Sanofi, Regeneron, e Pfizer. Nel mercato dei Cetp-inibitori ci sono invece Eli Lilly, Merck e forse Dezima Pharma. Tuttavia, i nuovi trattamenti non segneranno la fine dell’attuale standard di cura. Gburcik continua: “Nel 2016, l’ultima statina di marca importante, Crestor* (rosuvastatina) di AstraZeneca affronterà per la prima volta la concorrenza dei generici. Nel complesso, GlobalData si aspetta che le statine restino il trattamento di prima linea indiscusso per quasi tutte le forme di dislipidemia. Tuttavia, il processo di genericizzazione della classe delle statine influirà sulle vendite dal 2023 in poi“.