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“Borgo Hermada e la torre della politica farlocca”

scritto da Redazione
“Borgo Hermada e la torre della politica farlocca”

Stava per iniziare l’estate del 2013, quando all’aitante e giovine sindaco di Terracina gli venne nella “glabra cabeza” una grossa idea: issare sulla torre dell’Acquedotto di Borgo Hermada l’italico Tricolore in segno perenne di raggiunta LEGALITA’ sul territorio comunale.

Con teutonico sprezzo del pericolo, il glabro, per tale posizionamento, si fece issare con una autogru sulla cima di detta torre evocante il fulgido ricordo di quando c’era LUI.

Una volta raggiunto il tetto di essa annunciò, urbi et orbi, l’avvio della campagna di ristrutturazione del fatiscente e storico lascito.

Ebbene, a distanza di anni, la cronaca di questi giorni ci restituisce dai cittadini del borgo il ricordo di una pagina non proprio edificante della capacità politica e amministrativa dello “scalatore in fascia tricolore e la cabeza glabra”.

Tanto è vero che da quel memorabile e propagandistico giorno dell’ascesa sulla torre, l’edifico è nel guano assoluto ed è residenza stabile di una nutrita e allargata famigliola di piccioni.

Per questo i cittadini del borgo chiedono, attraverso una petizione inviata al commissario del Comune Cappetta, la ripresa dei lavori inopinatamente sospesi nel lontano 2 agosto 2018.

Chiudiamo, ricordando agli agnostici il detto: Le chiacchiere stanno a zero”.

Perchè, chess’è!

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