Matteo Donà di Borgo Hermada ci ha taggato il testo che pubblichiamo, con l’aggiunta di un nostro piccolo commento.
La realtà che Matteo illustra è di una drammaticità conosciuta e con la quale il borgo deve fare i conti ormai da qualche decennio.
Un lungo lasso di tempo dove si è potuto constatare l‘assenza operativa della istituzione politica e amministrativa comunale di governo del territorio terracinese, che di converso ha sempre ricevuto dalla popolazione votante un consenso elettorale, quasi bulgaro, per i partiti del centro destra è più marcatamente alla componente di Fratelli d’Italia.
Borgo Hermada, ce lo possiamo confermare tra di noi, è ridotta peggio di Terracina: sul fronte del controllo del territorio, per l’assenza dei servizi comunali che sono tutti scomparsi ad iniziare dall’ufficio anagrafe e al distaccamento della Polizia Locale. Ma è disastrato maggiormente, anche rispetto a Terracina città, sulla piena agibilità delle strade, martoriate e in una condizione veramente da terzo mondo, nell’arredo urbano e nell’erogazione dei servizi sociali minimi, anche alla varia umanità raccontata da Matteo.
Servizi sociali, che possiamo definire settore comunale in piena difficoltà, al di là dei proclami stampa, ma che drammaticamente riemergono nella loro pochezza operativa anche per il borgo, finanche dimentichi per la varia umanità bisognosa della possibilità di istituire un “dormitorio pubblico invernale” per chi è alla disperazione e si “arrangia” come può nel tentativo di sopravvivere.
Ebbene, al di là della promozione propagandistica, che l’ente locale cerca di inoculare sulla perfezione massima possibile per i servizi sociali resi all’utenza tutta, quello che accade a Borgo Hermada è l’emblema di una disorganizzazione imbarazzante. Altro che post su facebook!
Quello che segue è il testo scritto da Matteo sulla vicenda, che ringraziamo. e.
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“Da scuola elementare a delegazione comunale per finire come dormitorio per ubriaconi e alcolizzati….. un Borgo (Hermada) che qualche anno fa’, era pieno di casette estive che promuoveva il turismo, con la sua tranquillità e le sue tradizioni che traevano forza dalle laboriose persone che hanno bonificato questi territori ma oggi lasciato a se stesso da tutti, dalle istituzioni completamente assenti, che permettono situazioni di totale degrado sociale che chiedono la tassa sulla contiguità del marciapiede ma permettono di avere nuclei di case con tettoie in plastica e muri divelti occupate da decine di persone.… e qui stiamo facendo crescere i nostri figli su strade dissestate su cui dovranno camminare….. abbiamo bisogno di un futuro migliore …aiutateci a risollevare questo territorio a garantire una corretta integrazione sociale ..al fine di tornare ad amare il nostro piccolo paese”.
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