“Contrasto al bullismo e al cyberbullismo, le azioni messe in campo in questi anni in provincia di Latina possono essere un modello da seguire in tutto il Lazio, ma qualcuno fa finta di non accorgersene. E’ dal 2013 che a Latina, in linea con quanto previsto dalla legge regionale 38/2002, esiste lo sportello istituzionale di ascolto minori e famiglia istituito attraverso un protocollo di intesa tra il Garante dell’infanzia e adolescenza della Regione Lazio e la Provincia di Latina che si è sempre occupato di tematiche riguardanti anche il contrasto al bullismo e al cyberbullismo. Sulla scia delle azioni svolte e dei progetti mirati al contrasto di questi fenomeni, in base alle linee guida predisposte dal Ministero della Pubblica Istruzione nel 2015, a febbraio 2016 su invito del Centro territoriale di supporto (CTS) di Latina è nato il nucleo operativo inter istituzionale per la prevenzione e il contrasto a questo fenomeno che sta, purtroppo, dilagando e facendo numerose vittime tra i nostri giovani. Il nucleo operativo inter istituzionale vede la collaborazione tra il CTS, lo sportello di ascolto minori e famiglia di Latina, la Procura della Repubblica di Latina, la Questura e la Polizia Postale di Latina, e svolge il ruolo di raccordo per tutte le scuole, i distretti socio sanitari della Asl e i Comuni del territorio. E rappresenta la sede di ascolto, supporto, monitoraggio e coordinamento di interventi mirati per contrastare il fenomeno del bullismo non solo nelle scuole ma anche nella società a tutela dei tantissimi giovani vittime e carnefici di un sistema che deve essere fermato. Tutti passaggi che saranno approfonditi ed illustrati, dagli esperti del settore e i rappresentanti delle istituzioni coinvolte, nel primo convegno dal titolo “Il coraggio è fuoco. Il bullismo è fumo, insieme possiamo smontarlo” che si svolgerà a Latina il 26 aprile dalle 16 alle 19 presso l’aula magna dell’Istituto comprensivo “Corradini – Frezzotti”, sede del CTS. Il bullismo è un fenomeno caratterizzato da intenzionalità, sistematicità tra gli individui coinvolti. Può essere collegato con un insieme di fattori personali, familiari, scolastici e sociali ed è sempre più facilmente amplificato dalle complesse dinamiche collegate ai social network e alla comunicazione digitale in rete. E ad un problema, che è diventato emergenza, così stratificato sul piano sociale, psicologico, emotivo, si deve rispondere con interventi diversificati ed efficaci. Si deve intervenire attraverso una programmazione complessa e strutturata a lungo termine, che preveda necessariamente la partecipazione attiva della famiglia, della scuola e delle istituzioni del territorio, in una prospettiva di corresponsabilità, progettazione, condivisione capaci non solo di reprimere ma di prevenire e di recuperare. Azioni capillari che possono avere maggiore incisività con la creazione di una rete sempre più ampia che veda protagonista tutte le istituzioni del territorio. In questo contesto la Regione Lazio unica in Italia, con l’approvazione della legge regionale sul bullismo il 2 marzo 2016, si è dotata di uno strumento in più che mi auguro possa rendere sempre più radicale e radicata l’azione che il nucleo inter istituzionale di Latina svolge. In settori delicati e fondamentali per tutelare i nostri figli e il loro futuro trovo inopportuno giocare sulla paternità dei progetti. La legge del dividi et impera quando parliamo di minori, e di fenomeni così subdoli, non ha ragione di esistere. Lavoriamo tutti per rendere questa realtà più forte. Ne va della vita stessa dei nostri ragazzi”. Lo dichiara in una nota il consigliere regionale di Forza Italia, Giuseppe Simeone.