“La prospettiva di una larga coalizione di centrodestra a vocazione maggioritaria si puo’ realizzare solo sciogliendo il nodo fondamentale dell’euro. Nessuno oggi difende le istituzioni europee per come sono ma la moneta unica e la Banca Centrale Europea costituiscono il punto fermo da cui deve muovere ogni revisione dei trattati. L’Italia in particolare pagherebbe pesantemente il ritorno alla lira in termini di esplosione del debito pubblico, pericolo di crisi di liquidita’ dello Stato, inflazione e stagnazione, disoccupazione di massa. La stabilita’ monetaria e’ il pavimento su cui costruire un percorso di crescita fondato su meno spese, meno tasse, meno regole”. Lo dichiara in una nota il Presidente della Commissione lavoro del Senato Maurizio Sacconi.