Sono profondamente indignato per il comportamento dell’intero centro-destra, ma in particolare di Forza Italia, sulla vicenda del Cal perché, pur avendo la maggioranza assoluta, ha ceduto al Pd la carica di Presidente per avere un inutile posto in più nell’ufficio di Presidenza. Inoltre in Forza Italia di Roma e del Lazio si conferma sempre più la tesi che chiunque sappia minimamente leggere e scrivere debba essere messo ai margini solo perché può dare ombra a qualcuno. Faccio i migliori auguri al neo eletto Presidente del Cal e sono pronto, come rappresentante dell’Aiccre del Lazio, a collaborare con lui e con il nuovo udp sui temi delle riforme istituzionali, a partire dalla città metropolitana di Roma-Capitale alla riforma della province e dell’associazionismo dei piccoli comuni. Mi auguro però si renda conto che la sua elezione è figlia di accordi sbagliati perché nonostante le larghe intese è stato eletto solo al secondo turno e con 20 voti su un organismo che conta 35 membri e con assenze vistose di ben 10 rappresentanti. Confermo che non ho partecipato alla riunione per protestare contro l’atteggiamento scorretto istituzionalmente del Presidente del Consiglio che invece di essere il garante dell’indipendenza e dell’autonomia dell’organismo si è fato capo-fazione per mettere le mani su Cal e impossessarsene. Ringrazio quanti mi hanno espresso solidarietà e dico loro che le mie battaglie sul federalismo e sulle autonomie locali continuano e vedremo chi avrà più filo da tessere.